Recensione: Fire-Hearted

Di Lorenzo Bacega - 17 Ottobre 2009 - 0:00
Fire-Hearted
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
64

La carriera artistica di Elias Viljanen (E.Vil per gli amici) inizia all’età di otto anni, quando sotto la guida del padre (grande fan dei Kiss) imbraccia per la prima volta una chitarra e inizia ad interessarsi al panorama musicale internazionale. Nel 2001 dopo essere rimasto letteralmente folgorato dalla musica di Joe Satriani e, soprattutto, Steve Vai, comincia a dedicarsi all’attività solista, e l’anno seguente pubblica il primo disco, Take the Lead, che lo lancia improvvisamente come uno dei più promettenti guitar hero della scena scandinava. Come ciliegina sulla torta arriva il contatto con la power band Sonata Arctica, della quale entra a far parte nel 2007, giusto in tempo per dare alle stampe il controverso Unia. A distanza di quattro anni dalla pubblicazione del più che valido The Leadstar, secondo full length ufficiale targato E.Vil, torna sulle scene il chitarrista finlandese con il terzo album solista dal titolo Fire-Hearted, pubblicato nel mese di giugno del 2009 dalla finnica Spinefarm Records.

Album abbastanza vario a livello di sonorità questo Fire-Hearted: le coordinate stilistiche a cui rimane ancorata questa ultima fatica di E.Vil vanno infatti dall’hard n’heavy al progressive metal, passando per digressioni di matrice chiaramente power metal, nel quale scale velocissime e assoli al fulmicotone si alternano a melodie più di ampio respiro e a momenti decisamente più riflessivi. E’ una band di tutto rispetto quella che supporta il chitarrista finnico in questa nuova avventura: a fianco di Elias Viljanen, vero e proprio protagonista del disco, troviamo infatti artisti del calibro di Tinke Niemisto (Cosmic Spell) alla chitarra ritmica, Jari Kainulainen (Stratovarius, Evergrey, Warmen) al basso, Mikko Siren (Apocalyptica) alla batteria e Henrik Klingenberg (Sonata Arctica, Silent Voices) alle tastiere. Da segnalare inoltre la presenza di due special guest d’eccezione, alias Tony Kakko (Sonata Arctica) e Marco Hietala (Tarot, Nightwish), che cantano entrambi una canzone all’interno di questo disco. Dodici sono le tracce che compongono questa uscita, per una durata complessiva di poco inferiore ai tre quarti d’ora. E’ un album convincente solo a metà questo Fire-Hearted: bisogna infatti sottolineare che, sebbene la tecnica qui offerta sia davvero buona e che alcune melodie si rivelino effettivamente ottime e ben congegnate, i pezzi qui proposti risultano (purtroppo, viene da dire) in larga parte estremamente ripetitivi, decisamente fiacchi e assolutamente dispersivi. Non che ci si trovi davanti a delle canzoni scadenti o prive di originalità, ma bisogna rilevare come la maggior parte delle composizioni qui presenti appaia estremamente piatta e monotona. E’ il caso ad esempio dell’opener Fire-Hearted, che nonostante la presenza di un arrangiamento decisamente interessante e di melodie abbastanza coinvolgenti non riesce mai a decollare e a incidere per davvero, oppure di Cruel Groove, dove il riff portante della canzone viene ossessivamente ripetuto (con davvero poche variazioni) per tutta la durata della traccia. Vanno decisamente meglio le cose con gli unici due pezzi cantati del disco (entrambi due mid-tempo, per altro), vale a dire Kiss of Rain ottimamente interpretata da Tony Kakko, e Last Breath of Love, con Marco Hietala alla voce: nulla che faccia gridare al miracolo, sia ben chiaro, ma rimangono pezzi comunque ben riusciti e assolutamente godibili. Molto gradevole risulta anche la tirata Up to Speed, up-tempo piuttosto breve (solamente due minuti di durata) che mette in mostra tutto il bagaglio tecnico appannaggio di questa formazione, oppure l’acustica My Guiding Light, lento decisamente intenso ed emozionante che mette in risalto il lato più atmosferico sognante del chitarrista finnico. Non mancano certo gli episodi positivi quindi, ma questi purtroppo non bastano per elevare sopra la sufficienza un lavoro nel complesso troppo monotono e ripetitivo, e solamente in alcuni frangenti adeguatamente ispirato.

In definitiva, ci troviamo davanti a un disco sicuramente ben suonato ma solamente in alcuni tratti convincente: le canzoni proposte in questo Fire-Hearted nella maggior parte dei casi appaiono infatti decisamente troppo ripetitive, eccessivamente piatte e in certi frangenti davvero poco incisive, per un disco che, nonostante un più che valido sfoggio di tecnica (e neppure troppo fine a sé stessa) non riesce mai a decollare. Un’uscita assolutamente trascurabile quindi, nella speranza che, con il prossimo lavoro, il buon Elias “E.Vil” Viljanen possa tornare su livelli qualitativi decisamente migliori.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

Discutine sul forum nel topic relativo

Tracklist:
01. Fire-Hearted
02. The Last Breath of Love
03. Cruel Groove
04. Kiss of Rain
05. Head Up High
06. Up to Speed
07. Supernatural
08. One Tonight
09. The Triumph
10. My Guiding Light
11. Showstoppen
12. Beautiful Piece

Lineup:
Elias Viljanen – Guitars
Jari Kainulainen – Bass
Tinke Niemisto – Guitars
Mikko Siren – Drums
Henrik Klingenberg – Keyboards

Marco Hietala – Vocals on The Last Breath of Love
Tony Kakko – Vocals on Kiss of Rain

Ultimi album di Elias Viljanen

Genere:
Anno: 2009
64
Genere:
Anno: 2005
75