Recensione: Fire It Up (Re release)

Di Fabio Vellata - 20 Aprile 2008 - 0:00
Fire It Up (Re release)
Band: X-Sinner
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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80

“Chi se li ricorda?”, capitolo secondo.

Altro giro, altra re-release di lusso per la attiva Retroactive Records, che questa volta, dopo aver scovato e ridonato nuova vita al primo album degli ottimi Whitecross, mette in circolazione ‘Fire It Up‘, platter degli ugualmente storici X-Sinner, altro gruppo legato a doppio filo alle tematiche filo-cristiane che, dalla seconda metà degli anni ottanta, avevano conosciuto un’epoca di buona espansione, trovando, temporaneamente, nella Pakaderm Records dei fratelli Elefante la propria casa base ideale.

Così come accaduto per “Nineteen Eighty Seven”, anche “Fire It Up” merita un discorso particolareggiato sulla tipologia e la natura del prodotto.
Il disco, infatti, è niente meno che una re-incisione completa dell’intera scaletta apparsa in origine su ‘Peace Treaty‘, secondo ed ultimo album del gruppo californiano, rivoluzionata però nell’ordine di disposizione delle tracce e con il rimpiazzo della ballad “Hold On” con un brano “nuovo di pacca”, l’iniziale “Fire It Up”, scelta come titletrack ed offerta come interessante antipasto del disco di rientro ufficiale (ne farà parte), previsto in uscita a breve.

Ma quali, in buona sostanza, le caratteristiche di questi X-Sinner?
I paragoni sono presto fatti ed appaiono lampanti anche al più inesperto degli appassionati di hard rock.
AC/DC a go-go, Def Leppard periodo “Pyromania” ed una spruzzatina di Wasp buona per rendere il suono ancora più ruvido ed incendiario, sono le coordinate di facilissima identificazione su cui il songwriting del gruppo statunitense si modella, senza dimenticare tuttavia, una discreta dose di carattere, che consente ai brani di non proporsi come un semplice e sterile riadattamento di canoni altrui.

Chi apprezza le cose “veraci” e l’hard rock solido e muscoloso, non potrà dunque esimersi dall’amare un nucleo di pezzi in grado di garantire un’altissima quantità di divertimento, tanta energia ed armonie ficcanti, esaltate finalmente da una produzione “moderna” che, in alcuni frangenti, tramuta le facili e godibili melodie, in piccoli capolavori rock d’altri tempi.
La musica parla da sola, senza bisogno d’ulteriori commenti, in episodi come “I Take Power” , “Rollin Thunder”, “Peer Pressure”, “We Need Love” e “You Got Me”, canzoni in cui la carica esuberante e sbarazzina del rock australiano targato Angus Young, si fonde mirabilmente con i cori dei Def Leps più ispirati, in una mistura che non può far altro che risvegliare gli animi di chi dall’hard, cerca tutta quella serie di emozioni che vanno dall’eccitazione alla carica adrenalinica più pura.

Un tuffo al cuore ed un bellissimo biglietto da visita in vista dei futuri e già certi svuiluppi.
Come anticipato, infatti, il nuovo cd “World Covered In Blood” è d’imminente uscita e ci restituirà, dopo tantissimi anni, (“Peace Treaty” è del 1991) una band che, forse, all’epoca ha ottenuto molti meno consensi di quanto effettivamente meritato e che, ci auguriamo, sarà ora in grado di offrire agli appassionati un saggio aggiuntivo della propria bravura.

Siete in ansia per il nuovo disco degli AC/DC e vi piace l’hard rock pieno di energia e vitalità?
Stemperate l’attesa con “Fire It Up” degli X-Sinner: saprà accattivarsi le vostre simpatie senza nessuna incertezza.

Tracklist:

01. Fire It Up
02. I Take Power
03. Gotta Let Go
04. Rollin’ Thunder
05. Getch Ya
06. Don’t Go
07. Peer Pressure
08. We Need Love
09. All I Need
10. You Got Me

Line Up:

Rex Scott – Voce
Greg Bishop – Chitarra
Rob Kniep – Basso
Mike Buckner – Batteria

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