Recensione: Fire Starter

Di Stefano Usardi - 8 Dicembre 2023 - 9:21
Fire Starter
Band: Slowburn
Etichetta: Fighter Records
Genere: Hard Rock  Heavy 
Anno: 2023
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Dall’assolata Spagna arrivano gli Slowburn, gruppo nato nel 2015 nella zona di Madrid che a tre anni dal debutto ci presenta il suo secondo lavoro, “Fire Starter”. La ricetta dei nostri è semplice quanto efficace: un heavy metal che più classico e veterotestamentario non si potrebbe, di quello grezzo e prepotente che prende a piene mani elementi dalla scena rock e hard rock e li carica di arroganza a pallettoni. Il tipo di metallo roccioso ed arrembante che ha avuto nei primi anni ’80 il suo punto più luminoso e che viene riproposto a testa alta, badando bene a non trascurarne nessun cliché: ritmiche robuste e dinamiche, chitarre muscolari e propositive, melodie sfacciate e una voce squillante che, nonostante i rimandi ad Halford, in alcuni frangenti mi ha ricordato anche il nostrano Morby. Nei quaranta minuti scarsi di “Fire Starter” i nostri infondono tutta la loro attitudine casinista e belligerante, sparigliando leggermente le carte ad ogni pezzo per diffondere un messaggio che, nonostante graviti sempre nel regno dell’heavy diretto e cafone, risulti comunque sufficientemente vario da non perdere in impatto. Ecco quindi che dalle classiche martellate come la prorompente opener “Psycho War” e “On Fire” si passa a pezzi orientati a un heavy rock più sornione (“Two Years”) o a mid tempo sfrontati, che mescolano l’attitudine heavy a velature di volta in volta arcigne, anthemiche o ai limiti della power ballata (“The Beast”, “Last Chance”, “Falling”), chiudendo il cerchio su pezzi come l’intrigante “Touch the Sky”, i cui toni solari e gli improvvisi indurimenti incendiano un fare altrimenti elegiaco. Gli Slowburn sanno cosa vogliono e con “Fire Starter” non si vergognano ad ammetterlo e, nonostante una ricetta che il più delle volte si limita a riproporre quanto fatto da altri senza renderlo veramente proprio, picchiano sodo e trasmettono attitudine a profusione, e proprio per questo gli si perdonano alcune sbavature qua e là in favore di una visione d’insieme onestissima ed appassionata. I pezzi sono tutti immediati, dotati di un’ottima botta e del giusto piglio agguerrito, e pur senza inventare nulla si fanno apprezzare per la loro verve sempreverde e la fame che li caratterizza. Decisamente una bella scoperta, inutile dire che attendo fiducioso le nuove imprese di questi scavezzacollo iberici.

Ultimi album di Slowburn

Band: Slowburn
Genere: Hard Rock  Heavy 
Anno: 2023
70