Recensione: First Strike Above
‘First Strike Above’ è l’EP d’esordio degli Stealth Bomber, band che, scorrazzando nelle lande tedesche dal 2012, ha deciso, nel 2018, di allargare il proprio seguito mettendo sul mercato questo mini album, prodotto autonomamente ed ora promosso da Against PR, l’agenzia portoghese indipendente specializzata nel sostenere gruppi, label ed eventi nell’ambito della musica Metal in parecchie parti del globo.
In combo esprime un Thrash aggressivo ed immediato che si basa sull’alternanza continua di velocità impattanti e cadenze oscure a varia andatura, il cui filo conduttore è una voce scream malefica che vuole irrobustirsi nei refrain con brevi e demoniaci inserti growl, a parere di chi scrive purtroppo abbastanza inutili.
A parte questo, che rimane nell’ambito della ‘questione di gusti’ e non va a rovinare niente, il lavoro si lascia ascoltare e getta basi solide per l’eventuale prossimo, e primo, full length degli Stealth Bomber.
I brani sono quattro, tutti dotati di un buon tiro e danno una buona idea delle capacità tecnico-compositive del quintetto teutonico.
In particolare, lasciano il segno gli assoli di chitarra, suonati con uno stile coinvolgente, enfatico e di buona perizia, sia quando le dita viaggiano veloci sullo strumento sia quando seguono partiture più lente e tenebrose.
Parlando brevemente dei singoli brani, ‘Rock Monster’ avvia le danze con un incisivo attacco di chitarra e batteria a cui seguono improvvise e celeri strofe ed un ritornello dal cantato più soffocato. La ridondanza del riff, un po’ rallentato nel refrain, rende il brano greve e maligno.
La seguente ‘TxBxOxD’, che parte immediatamente a razzo, alterna episodi estremamente veloci ad altri pesantemente rallentati. Anche questo è un brano scuro quanto potente.
In ‘Kill or Be Killed’ suscita un senso d’ansia la drammatica narrazione che segue l’inizio irruente. L’alternanza di strofe veloci e refrain più controllati conferisce al brano un buon incedere, dinamico e deciso.
Il compito di chiudere il lavoro spetta a ‘Demon King’, trascinante quanto infernale, colpisce per il suo articolato andamento ritmico.
Non si può giudicare una band dall’ascolto di sole quattro canzoni, soprattutto se questa è attiva da ben sette anni come gli Stealth Bomber. ‘First Strike Above’ è comunque un buon inizio e ci fa ben sperare per il futuro. Attendiamo il prossimo lavoro, sperando che sia un album vero e proprio.