Recensione: Flirtin’ With Disaster [reissue]
Lascia più di qualche perplessità questa ristampa di “Flirtin’ With Disaster”, pubblicata dalla SPV quasi in sordina rispetto alle altre nuove uscite. Che l’etichetta abbia voluto dare maggiore visibilità alle release originali è fuori discussione, ma forse qualche scheletro nell’armadio è probabilmente mal celato dal fatto che l’album, uscito per la prima volta nel 1979, vanta già numerose ristampe, l’ultima delle quali, quella del 2001 ad opera della Sony, tutt’altro che introvabile, era caratterizzata da una tracklist identica a quella che ci è pervenuta. Incluse le bonus track, ovvero le versioni live della title track, “One Man’s Pleasure” e “Cross Road Blues” (cover di Robert Johnson), oltre alla demo di “Silver & Sorrow”.
Senza nulla togliere ad uno dei pilastri del southern rock, secondo solo all’ inarrivabile debut omonimo del 1978, crediamo che l’operazione sia abbastanza inutile, non aggiungendo nulla di nuovo neanche dal punto di vista del suono, poiché anche l’opera di remastering era stata già compiuta con le ristampe precedenti. Certo è che chi volesse avvicinarsi per la prima volta alla band di Jacksonville esiterà a spendere qualche euro in più per accaparrarsi questo CD targato 2008, quando potrà trovare le diverse edizioni a prezzi molto contenuti, trattandosi tra l’altro del maggiore successo commerciale degli Hatchet.
Saremmo stati sicuramente più contenti di recensire un disco introvabile (bellissimo) come “Deed Is Done”, ma non si può pretendere tanto da chi con la musica deve sbarcare il lunario…
Tracklist:
- Whiskey man
- It’s all over now
- One man’s pleasure
- Jukin’ city
- Boogie no more
- Flirtin’ with disaster
- Good rockin’
- Gunsmoke
- Long time
- Let the good times roll
- Silver and sorrow (Bonus Track)
- Flirtin’ with disaster (Bonus Track)
- One man’s pleasure (Bonus Track)
- Cross road blues (Bonus Track)