Recensione: Folktergeist
Tornano i folk-rockers Iberici Mago De Oz con quest’eccezionale live album, registrato a seguito del tour di Finesterra loro masterpiece. Il gruppo Spagnolo si presenta in forma smagliante con un sound fresco ed accattivante che fondendo una miscela di heavy-rock ad una forte dose di folk gitano, come se gli Iron Maiden incontrassero i Jetrho Tull passando per gli Skyclad (giusto per fare un paragone ), ne scaturisce una miscela sonora esplosiva molto fresca ed accattivante che non sa di già sentito. Senza dimenticare il cantato in madre lingua che aggiunge al tutto un pizzico d’ esotismo ed originalità. Per mezzo di un amico ho scoperto il gruppo con il cd La Leyenda de La Mancha, ispirata al Don Chisciotte trascritto in chiave moderna, da allora ho seguito il gruppo apprezzandone appieno la loro frizzante proposta musicale. E’ con il precedente Finisterra che la band ha confermato le sue doti tecnico compositive sfornando, a mio avviso un piccolo gioiellino di Metal-folk.. Un sound quello dei Mago de Oz che in questo live trova la sua giusta autocelebrazione ed il calore del pubblico Spagnolo conferma la popolarità che il combo gode in madrepatria. Forse il cantato in madrelingua può essere un limite ma di certo non sminuisce il valore dei musicisti Madrileni ormai giunti al loro quinto album (quattro in studio più due singoli). Negli ultimi anni la scena Spagnola ha conosciuto un piccolo exploit che ha consolidato insieme ai Mago gruppi come Tierra Santa e Avalanch che incisero il loro primo album per la nostrana Underground Symphony. Non bisogna dimenticare l’apporto d’etichette come la Locomotive Music che tanto hanno fatto per il successo di queste band.
Il cd si apre con Satania, da Finisterra e si viene trasportati nel mondo musicale dei Mago fatto di mille colori e umori diversi. Trovo impossibile descrivere a parole la musica, ma quando ascolto il pezzo strumentale di Satania con il flauto a rincorrere la chitarra elettrica in turbinio metallico di notevole intensità, i miei padiglioni auricolari non possono che gioire.
Poi è Maritormes, da La Leyenda della Mancha, ad irrompere nelle casse dello stereo con lo stacchetto centrale che fa venir voglia di ballare attorno ad un fuoco. Un momento di rilievo è rappresentato dalla ballad Pensando En Ti, in chiusura del primo cd, con un inizio dolcissimo affidato al flauto che introduce un brano molto lirico e passionale.
Impossibile non citare la Danza del Fuego, la mia preferita Fiesta Pagana e Jesus de Chamberì ( i brani dal disco omonimo in sede live godono di ulteriore vitalità rispetto al disco originale) Maritormes , insomma diciotto brani che sicuramente non mancheranno di affascinare l’ascoltatore. A voler essere pignoli una piccola nota negativa si può trovare ed è rappresentata dal cantante che in alcuni frangenti sembra faccia fatica a toccare le note più acute, ma questo non sminuisce di una virgola il valore di un disco notevole. Gran lavoro è stato fatto anche per quanto riguarda la confezione del cd: in cartone lucido e curatissima, completa di due libretti zeppi di foto e testi delle canzoni inserite.
Veramente un gran bell’album suonato e prodotto molto bene; sinceramente spero che qualche promoter si decida a portare i Mago in Italia al più presto. Un cd che non ha bisogno di troppi commenti ma solo di essere assaporato nelle due ore scarse di musica.
Formazione
Jesus Maria Hernandez Gil (Txus) – Batteria
Carlos Prieto Guijarro – Violino
Jose Martinez Arrojo – Voce
Juan Carlos Marin Lopez – Chitarra
Salvador R. Garcia – Basso
Francisco Javier Gomez de la Serna – Chitarra
Sergio Cisneros A. – Tastiere e Fisarmonica
Fernando Leon –Flauto
Track List:
CD1:
1- Satania
2-Maritormes
3- El que quiera entender que entienda
4-El Santo Grial
5-El Lago 6- Hasta que el cuerpo aguante
7- El Cantar de la Luna Oscura
8- La Leyenda de la Mancha
9- Pensando en Ti
CD2:
1- Jesús de Chamberí
2- El Pacto
3- Requiem
4- La Santa Compaña
5- Astaroth 6- La Danza del Fuego
7- Fiesta Pagana
8- Hasta que tu Muerte nos Separe
9- Molinos de Viento
