Recensione: Forever More
La storia del rock passa anche da qui.
Spesso dimenticati dai grandi numeri di vendita, talvolta accantonati dopo gli sfavillanti esordi e molto meno osannati rispetto ai meriti effettivi, i Tesla sono il classico esempio di quello che un assiduo frequentatore di un genere musicale come questo, gradisce ed ama incondizionatamente.
Passione, energia, talento espresso senza troppi atteggiamenti da star, coerenza e soprattutto, grande musica.
Una ricetta che la band di Sacramento ha scolpita nel DNA sin dalle origini e che, da ben venticinque anni (mese più, mese meno, l’anniversario è, in effetti, previsto per il 2009), non tarda a manifestarsi con costanza attraverso la realizzazione di album contraddistinti da un unico e ben preciso filo conduttore. La qualità.
Un caso più unico che raro se analizzato a fondo. Esiste un disco targato Tesla che possa essere giudicato un passo falso, definito negativo, ritenuto scarsamente ispirato o mal fatto?
Niente da fare, cercate pure. Non esiste.
Ecco perché l’uscita di un nuovo prodotto della band di Jeff Keith ha sempre, per gli antichi romantici, ma più in generale, per chiunque apprezzi il buon hard rock, una valenza del tutto particolare. Un misto d’affetto, reverenza e rispetto per un gruppo che non ha mai mollato, ci ha sempre creduto e, fieramente tra alti e bassi (scioglimenti e reunion come da copione), ha saputo tirare dritto per la propria strada offrendo, quando non capolavori assoluti, validissimi platter di musica “vera” ed autentica.
In un’annata tanto prolifica e ricca come quella che si avvia alla conclusione, un ritorno di tale prestigio non poteva di certo mancare quindi e “Forever More” è, alla resa dei conti, esattamente ciò che da un gruppo come i Tesla, nel 2008, ci si può e deve attendere.
Nessuna nostalgia, zero autocitazioni stucchevoli ad affettate. Un credibile, vigoroso e sincero esempio di hard rock moderno e ben prodotto, in cui il gusto per la melodia permane intatto, i canoni base sono sempre ben riconoscibili, ma lo spirito diviene attuale ed al passo con i tempi, attagliato ad un’epoca musicale che, su suoni robusti e chitarre potenti, costruisce il proprio modo di comunicare.
L’ugola graffiante di Jeff Keith ha sempre un ruolo di primo piano, in un impianto strutturale che si fregia della bravura del nuovo arrivato Dave Rude (in luogo del dimissionario Tommy Skeoch, ormai dedito ai doveri di padre di famiglia) e di un songwriting al solito ispirato e concreto, capace di forgiare brani piacevoli e destinati a crescere con gli ascolti.
Pochi i momenti al di sotto di uno standard qualitativo decisamente elevato. Un paio di tracce in cui si rilevano alcuni attimi ripetitivi, non inficiano la piena riuscita di un disco ottimo, valorizzato dalla presenza di canzoni vincenti come la title track ”Forever More”, ”One Day At A Time”, ”Breakin’ Free”, ”All Of Me” e ”In a Hole Again”, elenco d’episodi caratterizzati da classe, estro, creatività e grande cura per i particolari e nelle quali non viene mai a mancare, il giusto bilanciamento tra melodia e forza d’urto. Straordinarie poi, la romantica “The First Time” e la toccante “Pvt Ledbetter”, senza dimenticare la classica ballad in pieno Tesla style “Fallin’ Apart”, ulteriori distillati di maestria ed eleganza in una scaletta corposa e densa di motivi d’interesse.
Cosa aggiungere dunque…
“Forever More” è un platter sinceramente d’alto livello. Scorrevole, pieno e molto ben studiato, con alla base, un elemento fondamentale che va rimarcato ancora una volta con viva forza.
Il talento cristallino di un gruppo che, meglio di tanti altri, rappresenta l’ideale del vero significato di “hard rock”, modello che tanti giovani musicisti hanno purtroppo smarrito e dimenticato, preferendo false e comode apparenze alla meno agevole e commerciabile genuinità.
Sin da ora un disco da poll di fine anno, consigliatissimo a tutti gli adoratori del genere.
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Tracklist:
01. Forever More
02. I Wanna Live
03. One Day At A Time
04. So What
05. Just In Case
06. Fallin’ Apart
07. Breakin’ Free
08. All Of Me
09. The First Time
10. Pvt. Ledbetter
11. In A Hole Again
12. The Game
Line Up:
Jeff Keith – Voce
Frank Hannon – Chitarra
Brian Wheat – Basso
Troy Luccketta – Batteria
Dave Rude – Chitarra
