Recensione: Four Stones
Luca Minichiello – Basso
Nicolò Donati – Chitarra
Francesco Castoldi – Voce
Luca Umidi – Chitarra
Giorgio Costa – Batteria
Nonostante il titolo non definirei proprio come quattro macigni le tracce che compongono questo demo. Senza dubbio il giovane gruppo italiano dimostra tutta la buona volontà di mettere in vetrina un lavoro degno di nota, ma dal canto mio sarebbe opportuno cercare di impressionare con qualcosa di più personale e moderno. Le due chitarre riempiono il suono alla grande ma trovo il songwriting abbastanza scontato e tendenzialmente commerciale nella puntuale ricerca del ritornello più orecchiabile alla fine di ogni strofa. La buona padronanza dello strumento in ogni caso è affiancata da arrangiamenti ormai di vecchia data. Il gruppo propone una versione heavy che molto deve alle ultime ispirazioni rock della nostra penisola tuttavia non sembra aver ancora raggiunto la maturità necessaria alla produzione di qualcosa veramente incisivo, certo un veloce ascolto dei quattro chorus principali potrebbe farmi cambiare idea ma la musica non è fatta solo di ritornelli, spesso sarebbe indicato utilizzare la strategia compositiva altrimenti tutta la fatica viene presto ad essere nauseante. Ogni nota tende al momento melodico del pezzo e per questa ragione (dal punto di vista strumentale efficace) ogni traccia può essere ridotta all’accompagnamento del titolo. La prestazione del cantante è apprezzabile nei primi tre capitoli ma praticamente inaccettabile in Hide, ho trovato comunque tutto il piacere di ascoltare Shadows forse per la sostanziosa presenza della sezione ritmica o forse perchè si tratta del brano che meglio ha saputo amalgamare il materiale scritto. Come ripeto non manca impatto sonoro ed energia all’intenzione artistica del gruppo, ma c’è ancora molto da lavorare questo è sicuro.
Andrea’Onirica’Perdichizzi
TrackList:
01. Black Stone
02. Shadows
03. Texas Queen
04. Hide