Recensione: Fright Night
Fright Night è il primo capitolo della band più famosa in ambito Power della Scandinavia. La discografia degli Stratovarius comincia proprio nel 1989 con la pubblicazione di un album diretto, quasi più vicino all’Heavy che al Power e con una propensione alla melodia ben inferiore rispetto a quello che i finnici daranno alla luce negli anni ’90. Dietro al microfono c’è il “bel” Timo Tolkki che, dopo aver sostituito nel 1985 Staffan come guitarist, ben presto diventò il leader della band imponendo il suo sound più influenzato dalle melodie.
Il cd che mi appresto a giudicare è molto semplice dotato di una produzione abbastanza approssimativa. La stessa voce di Tolkki non è il massimo dal punto di vista dell’estensione e della pulizia ma si sposa discretamente col sound massiccio che caratterizza il debutto. Le canzoni, a parte la title track e Darkness, sono di breve durata: avare di colpi di scena e cambi di tempo. Ciò che accomuna la tracklist è la velocità interessante che la sezione ritmica cerca di mantenere per gran parte del disco. Fin da subito gli Stratovarius dimostrano di avere una naturale predisposizione a correre. La tecnica di Tolkki con la chitarra gli permette di eseguire solos che ben si prestano agli up tempo. Oltre a questo gli Strato si mettono in evidenza nel pezzo strumentale molto Yngwie J Malmsteen oriented. Nella suite (nonchè title track) i finnici, invece, danno più spazio all’originalità con una track caratterizzata da un ottimo bridge, purtroppo tarpato da un refrain troppo lento. Molto bello il break di chitarra che dà inizio alla seconda metà della canzone con una lunga pausa prima di tornare ai ritmi elevati iniziali. Se dovessi scegliere la migliore canzone del lotto la mia scelta ricadrebbe su Night Screamer. Un up tempo di livello che catalizza subito la sua attenzione e che non perde forza anche nel suo evolversi.
Dopo tanto parlare, per un lavoro di questo livello, arriviamo alla questione fondamentale della recensione. Fright Night è un cd estremamente immaturo come è giusto che sia per un esordio. Si può intravedere solo a tratti qualcosa di quel che sarà e per tale motivo non mi sento di sponsorizzare il prodotto. Nonostante il nome Stratovarius pesi un macigno questo non toglie che Fright Night sia un cd insufficiente. Idee confuse e solo alcuni buoni spunti che tuttavia di rado riescono ad essere concentrati nelle canzoni. Gli Strato sono una band che si è fatta con il tempo sapendo trovare un proprio sound e una propria identità. Il debutto è estremamente acerbo e trascurabile.
TRACKLIST:
1. Future Shock
2. False Messiah
3. Black Night
4. Witch-Hunt
5. Fire Dance
6. Fright Night
7. Night Screamer
8. Darkness
9. Goodbye.
