Recensione: From The Solitary Woods
Non c’è niente da fare. Proprio niente. Come è possibile farsi una ragione di tutto questo?
Procediamo per gradi…ecco le istruzioni per capire lo stupore: mettere il disco nel lettore, ascoltare un paio di canzoni; guardare compiaciuti la copertina: “eh sì, erano proprio forti queste foto degli anni ’70”; dare un’occhiata al booklet…anno d’uscita: 2010; etichetta: di Genova; nomi dei musicisti: innegabilmente, inequivocabilmente italiani; stropicciarsi gli occhi e rifare tutto dall’inizio.
Il colpevole di tale e tanta sorpresa è From The Solitary Woods, debutto degli italiani Buttered Bacon Biscuits. Il quintetto, formatosi a Faenza nel 2008, arriva a questa prima prova in studio dopo appena due anni di attività, nonostante la maturità compositiva lascerebbe intendere tutt’altro. I nostri propongono una ricetta che, sopra una base di hard rock, è composta da vari ingredienti: dal blues al southern, dal country ad un pizzico di psichedelia, il tutto dosato con cura e sapientemente amalgamato.
Crosseyed Jesus crea subito una magnifica atmosfera southern, con la voce calda ed appassionata di Dal Pane a fare da guida e con hammond e chitarre a svolgere i rispettivi ruoli maledettamente bene. L’hard rock a tinte blues di Loosin’ My Pride si attesta sullo stesso, ottimo livello dell’opener, anche grazie alla produzione vintage che risulta vero valore aggiunto di tutto l’album. Another Secret In The Sun, ballata dal sapore country, ci proietta definitivamente nel polveroso sud degli States tra tumbleweed e cowboy malinconici con la chitarra a tracolla.
Se poi Essaouira è una strumentale che fa dell’atmosfera compassata e vagamente psichedelica, con tanto di assolo di synth, il suo punto di forza, con I Hope You’re Feeling Bad si torna su lidi hard rock che, in modo quasi sfacciato, rimandano dritti dritti a sonorità muscolari e cariche di groove tanto care a mostri sacri dei seventies quali Deep Purple e Uriah Heep, anche se non soprattutto grazie al pregevole uso dell’hammond da parte di Olivi.
Un breve canto indiano introduce Into The Wild, uno degli episodi migliori di tutto From The Solitary Woods; l’espressività della voce di Dal Pane mette i brividi, mentre Aroni e Pelli riescono a rendere protagonista la sezione ritmica che, in modo assolutamente brillante, sorregge l’intero brano, almeno fino al momento in cui le chitarre si impadroniscono della scena per traghettare il pezzo verso la degna conclusione. Colpisce nel segno anche l’arpeggio di acustica di No Man’s Land che accompagna le superbe tonalità basse e la profonda espressività del cantato; il finale è un crescendo emozionale che infiocchetta un altro brano splendido.
Un intro di hammond fa scivolare dritti in quello che è il miglior pezzo dell’album: la splendida State Of Mind, la quale rimanda alla grande tradizione rock del passato, con l’ennesima prestazione vocale ottima di Dal Pane. Da sottolineare i pregevoli cori e il grande lavoro alle chitarre, una acustica e l’altra elettrica, dello stesso Riccardo e di Alex Celli. C’è ancora tempo per la ghost track Blind Bee, divertente country che rappresenta la classica ciliegina sulla torta.
Buttered Bacon Biscuits è un moniker da tenere a mente per il prossimo futuro: questi cinque ragazzi sanno il fatto loro e hanno gran gusto. From The Solitary Woods è una delle più gradite sorprese del 2010; un disco old style vario, equilibrato e che colpisce da subito per qualità di songwriting, attitudine e passione. Da ogni singolo brano trasudano l’amore sincero per le sonorità di un certo passato e la grande ammirazione per i grandi dei seventies. A tutto questo vanno aggiunti alcuni aspetti non trascurabili: è un debutto e viene dall’Italia.
Scemata la sorpresa iniziale resta la goduria che, ascolto dopo ascolto, continua a crescere. From The Solitary Woods è, poche storie, un disco bellissimo.
Discutine sul forum nel topic relativo
Tracklist:
01. Crosseyed Jesus 5:11
02. Loosin’ My Pride 5:51
03. Another Secret In The Sun 4:29
04. Essaouira 6:04
05. I Hope You’re Feeling Bad 5:17
06. Into The Wild 6:55
07. No Man’s Land 6:33
08. State Of Mind 7:56
09. Blind Bee 3:39
Line-up:
Riccardo Dal Pane: lead vocals, acoustic guitar
Alex Celli: lead guitar, background vocals
Andrea Palli: drums
Alessandro Aroni: bass, background vocals
Stefano Olivi: hammond, piano, sinth