Recensione: Fuck Off 2020
‘Fuck Off 2020’ è il secondo album dei canadesi Baffald, disponibile dal 30 ottobre 2023.
La band, creatura del chitarrista Jeff Barkhouse, è nata nel 1991 a Vancouver, ha suonato parecchio dal vivo, aprendo anche per i Testament, ha pubblicato due EP, ‘Pounding Puking Power’ nel 1992 e ‘Nudge’ nel 1994, ed ha inciso l’album ‘Banned From City Hall’ nel 1996, che però è rimasto fermo ai box.
Nel 1999 la band si è sciolta e tale è rimasta fino al 2020, quando Jeff le ha ridato vita ed ha cominciato a scrivere ‘Fuck Off 2020’, occupandosi anche della sua registrazione e dell’ingegneria, mentre Micahel Kraushaur, dei Little Redi Studios, si è occupato del missaggio e del mastering.
‘Banned From City Hall’, pubblicato finalmente nel 2021, è un album di canonico Thrash Metal con influenza Bay Area mentre, per questo nuovo lavoro, Jeff cambia leggermente registro e tira fuori la sua anima Punk, dando vita ad un album di Thrash/Hardcore … ma canonico anch’esso.
Brani prepotenti, dai ritmi essenziali e ridotti al minimo: sette pezzi ruvidi e abrasivi, dal suono sporco e quadrato, che si esauriscono velocemente, in circa ventuno minuti, alcuni più Punk ‘N’ Roll (‘A New Breed of Man’, ‘Fuck Off’, ‘Stoned’), altri più compressi e feroci (‘The High Cost of Getting High’, ‘Don’T Fall Down’) più qualche bell’assolo di completamento qua e là … questo, in poche parole, è ‘Fuck Off 2020’.
Purtroppo non c’è proprio altro da dire … cioè, il lavoro in sé e per sé non è male, fila abbastanza, con giusto qualche spigolo disturbante imposto dal genere. Però è troppo rivestito da una patina di ordinarietà, evidenziata anche dal titolo (penso che non esista nessuno che non abbia maledetto il 2020), dalla solita città che brucia nella copertina e perfino dal nome del bassista … Sid.
Tutto troppo scontato e con il sentore del già sentito, lo si ascolta senza problemi, lo ripeto, ci sono anche un paio di brani belli ficcanti (‘Erase the Past, ‘Leaking Orafice’) ma niente di più. Una volta poggiato sullo scaffale si rischia di dimenticarselo (anzi, in questo caso non verrebbe neanche appoggiato, perché l’edizione, almeno al momento, è solo in digitale).
Peccato, i Baffald suonano molto bene e ‘Fuck Off 2020’ è comunque un disco onesto e concreto che tira fuori il loro potenziale tecnico. Ci vuole qualcosa in più, però.
Abbiamo fiducia ed aspettiamo il prossimo lavoro … Per ora il giudizio è appena sufficiente.