Recensione: Fucker
Album di debutto per i finlandesi Psychopathic Terror, band che vede
alla batteria Matti “Matson” Johansson dei Korpiklaani. L’intendo
del duo di Tampere è quello di suonare thrash/death old school semplice e
diretto, senza soffermarsi troppo sulla forma e sul contenuto dei brani. Alla
luce di questo Fucker, credo proprio che i nostri abbiano
esagerato.
Il risultato è un album terribilmente monotono, piatto dall’inizio alla fine,
privo di fantasia e per giunta suonato in modo approssimativo. Fucker
sembra proprio un lavoro composto con sufficienza, quasi con supponenza,
credendo che snellire le composizioni, riducendo all’osso qualsiasi componente
melodica o tecnica, potesse appagare la sete di old-school di una parte
dell’audience metallica attuale. Risulta anche difficile immaginare che alcune
canzoni siano frutto di un processo di scrittura, con due o tre riff mantenuti
per tutto il pezzo, batteria che non accenna a cambiare registro e voce non
incisiva.
I nostri provano un po’ a mischiare le carte in tavolo con la quarta
Vengeance in Black, la successiva Dead Man Walking, e con This
Society is Full of Shit (da notare a questo punto anche la fantasia di
alcuni titoli…), con il risultato di portare altra noia sotto una diversa
veste, rallentando i ritmi e dando un tono più oscuro alla musica. Purtroppo in
Fucker non si salva praticamente nulla, e non bastano i pochi
frangenti maggiormente orecchiabili per salvare un disco gravemente
insufficiente. Frangenti oltretutto stra-abusati e ascoltati ampiamente, che
chiunque con un minimo di dimestichezza con gli strumenti potrebbe benissimo
riprodurre.
Non mi dilungo ancora per molto: Fucker non merita la vostra
attenzione (se proprio volete, accomodatevi), né tanto meno gli euro da spendere
per portarvelo a casa.
Stefano Risso
Tracklist: