Recensione: Funeral Mass
Andrea Tilenni, ex-batterista dei Sinoath, giunge, con il suo progetto solista chiamato Fear of Eternity, al quarto album. Questo “Funeral Mass” fa seguito ai precedenti “Toward the Castle”, “Spirit of Sorrow” e all’ultimo“Ancient Symbolism”. Per chi fosse digiuno delle sue opere possiamo riassumere brevemente la sua proposta musicale come un black metal atmosferico fortemente ispirato dai capitoli più ambient della discografia di Burzum, a cui unisce saltuari inserti synth sicuramente apprezzati dagli estimatori dei film di Dario Argento e della storica band dei Goblin in particolare.
Detto questo in realtà la recensione potrebbe anche concludersi qui. Questo “Funeral Mass” è infatti un lungo elenco di brani che non si discostano minimamente da quanto sopra espresso. La voce di Tilenni adotta un growl gracchiante e gorgogliante pressoché incomprensibile, anche con i testi davanti. Scelta sicuramente volta a rendere le linee vocali nulla più di un ulteriore strumento atto a creare la dovuta atmosfera, piuttosto che come mezzo per comunicare un messaggio.
Dal punto di vista strumentale invece a farla da padrone sono atmosfere malinconiche e cupe, spesso confinanti con il doom, dai ritmi lenti e che fanno spesso ricorso anche all’uso di suoni campionati. Come si diceva nell’introduzione è poi abbondante l’uso del synth, da una parte per le composizioni sinfoniche, dall’altro per i suoni e le melodie che a più di un ascoltatore ricorderanno sicuramente i Goblin, indimenticabili autori dell’inquietante refrain di “Profondo Rosso”.
Il lavoro di song-writing non è male, anche se le pecche son sicuramente moltissime. A partire dalla produzione che rende confuso gran parte del disco e sicuramente non valorizza quelli che son i punti salienti del cd (tra cui appunto i passaggi “alla Goblin” che son una delle cose più interessanti del platter). Inoltre l’album risente fortemente del lavoro da solista svolto da Tilenni, mancanza evidenziata soprattutto in alcuni punti da un arrangiamento che avrebbe potuto essere decisamente migliore.
Con questo quarto “Funeral Mass”, Andrea “Fear of Eternity” Tilenni conferma di avere alcune frecce al proprio arco e di poter dire la sua nell’ambito dell’atmospheric black metal italiano. Al contempo però, conferma anche i limiti oggettivi dovuti a una produzione piuttosto scadente e al fatto di lavorare come solista. Il risultato è un album che avrebbe potuto avere diverse potenzialità, rimaste purtroppo in parte inespresse.
Tracklist:
01 Intro (Tears from the Sky)
02 Evil Premonition
03 Frightful
04 Leaving the Life
05 Crying Cold Tears
06 Funeral Mass
07 Conducted to the Grave
08 Closed Gate
09 Inseparable Body
10 Eternally in Silence
11 Outro (Mortuary March)
Alex “Engash-Krul” Calvi