Recensione: Funeralive
Amanti del Doom o profani, statevi fermi un attimo e date un’occhiata a questo gustosissimo live album di questi ragazzi finlandesi che, per la prima volta, hanno fatto uscire la prima testimonianza dal vivo della loro breve ma prometetnte carriera.
I Minotauri suonano appunto quella che è forse la più ascetica ed ineffabile “forma” di Heavy Metal, con buona personalità e capacità, pubblicando releases da tre anni ormai. Arrivando alla quarta uscita con questo corposo live album (registrato a Tampere il 4 Maggio del 2002), totalmente autoprodotto.
Un live album di una Doom Metal band è sempre qualcosa di eccezionale. A dire il vero assistere ad un concerto è sempre più emozionante piuttosto che sentirne le registrazioni, ma -in questo ambito- anche questo tipo di occasione ha un suo fascino. Presentandosi in due versioni (artwork in bianco/nero e rosso/nero), con un lavoro grafico spartano e molto calzante, un suono quasi cristallino per un live doom (comunque grezzo, non vi preoccupate) ed un booklet esaustivo, a questo disco di per sé non mancherebbe nulla esteriormente.
Anche sul piano di vista musicale quello che viene proposto è sanissimo Doom Metal suonato come cacchio si deve. Chitarra, basso, batteria e l’inconfondibile voce roca di Ari Honkonen (già leader dei MorningStar ed Heathen’s Hoof) eseguono un lavoro più che soddisfacente, senza ricorre a nessun trucco o puttane varie. Solo distorsioni sonore, sonorità sabbathiane ed il feeling che solo i live sanno dare plasmano questo disco registrato durante il tour “Friends of Hell“, con Minotauri appunto, Revered Bizarre e Spiritus Mortis.
Una particolarità simpaticissima di questo live, che difficilmente troverete altrove, sono i brevi e divertenti (non so cosa dicano, ma sembrano allegri..) dialoghi in finlandese tra i musicisti e lo sparuto pubblico (per il “casino” che fanno saranno stati in 5 o 6, senza scherzare! UltraKult!). Incredibile ma vero, dopo “Violence” il pubblico grida “We want more! We want more!” in inglese…ehm..parte dunque la seconda “tranche” del live-set dove vengono proposte quelli che probabilmente sono i passaggi più tosti, “Blackstrabber” (con Biljami scatenatissimo dietro le pelli) e l’inquietante “Singing in the Grave” (unica traccia che supera i sei minuti di durata).
Che fare allora? Se avete le…capacità di venerare il Doom Metal, vi consiglio proprio di non lasciarvi scappare quest’opportunità. O meglio ancora non farvi sfuggire il debut-album dei Minotauri in uscita (per la fine del 2003) per la nostrana Black Widow records.
Se invece già avete questo piccolo gioiello, ascoltatelo come si deve: con trasporto emotivo, sincera devozione, fede e soprattutto a “EAR-BLEEDING VOLUME”!!!!!!! DOOM ON!!!
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli
1) Cemetary Shadows
2) Nuclear Siren
3) My Way
4) Frustrated
5) Paid Love
6) Evil Man
7) Steel is Stronger than Love
8) Violence
9) Backstabber
10) Singing in the Grave