Recensione: Furious George
Quando un artista sente il bisogno di “omaggiare” la musica che più lo ha influenzato si pensa di solito a scialbe rivisitazioni di classici inimitabili (dal punto di vista strettamente musicale), o a dubbie operazioni di marketing (…per intascare facili guadagni). Questo è ciò che accade molto spesso per buona parte dei musicisti che si sono cimentati in progetti di questo genere. Tuttavia esistono lodevoli eccezioni e questo “Furious George”, raccolta di grandi classici del passato rielaborati dalla sapiente eleganza chitarristica di George Lynch, ne è un eloquente esempio. Affiancato da un gruppo di musicisti di un certo valore, il nostro in questo platter ha dato dimostrazione di grande professionalità dando vita a cover songs originali in grado in alcuni “episodi” di stuzzicare l’orecchio dell’ascoltatore.
Colpisce molto la scelta delle canzoni oggetto di rivisitazione, tra le quali spiccano autentiche gemme dell’hard rock come “Space Nation #5” degli storici Montrose (davvero ben eseguita sotto ogni punto di vista), “Sin’s a good Mans brother” dei mitici Grand Funk Railroad, “Stormbringer” dei leggendari Deep purple (grazia esecutiva e gusto per gli arrangiamenti qui la fanno da padrona) o “You shook me” degli Zeppelin. George non si limita a “tributare” grandi nomi dell’hard rock, andando a ripescare storiche songs di artisti rock del passato: da segnalare nello specifico una interessante cover di “All along the watchover” di Bob Dylan, una bluesy “I want you/She’s so bad dei Beatles, una particolare versione di “I ain’t supersticious” del grande Jeff Beck o una accattivante cover di “Precious and Grace” o ancora “Blood of the sun dei Missisipi Queen.
George Lynch, lo si avverte fortemente, si è cimentato con grande coraggio in questo progetto, cercando di imprimere la sua personalità ad ognuna delle tracks, mantenendo vivo il “nocciolo” donandogli, però, lustro e freschezza con risultati spesso molto convincenti.
Sì, questo “Furoius George” è proprio un bel disco che credo non deluderà gli estimatori di George e che conquisterà sicuramente nuove schiere di amanti del buon vecchio hard rock.
Tracklist:
1.Space Station #5 (Montrose)
2.Sins a Good Man’s Brother (Grand Funk Railroad)
3.All Along the Watchtower (Dylan)
4.Stormbringer (Deep Purple)
5.I want you/She’s so Heavy (The Beatles)
6.Blood of the Sun (Mississippi Queen)
7.Bridge of Sighs (Robin Trower)
8.Precious and Grace (ZZ Top)
9.I Ain’t Superstitious (Jeff Beck)
10.One Way or Another (Jim McCarty)
11.You Shook Me (Led Zeppelin)
12.Dancing Madly Backwards (Captain Beyond)
Line-up:
George Lynch – lead guitar, slide guitar
Kelly Keeling – vocals, keyboards
Jeff Martin – drums
Gunter Nezhoda – bass
Kevin Curry – rhythm guitar
Mark Robertson – organ