Recensione: Generation Me

Di Francesco Maraglino - 20 Marzo 2016 - 11:05
Generation Me
Etichetta:
Genere: Hard Rock 
Anno: 2016
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
78

Nel 2008 la città di Cambridge ha dato i natali ai The Treatment, una delle più esuberanti band di hard rock appartenenti alle recenti generazioni.
Tre anni dopo i rockers britannici conquistano vasti consensi di pubblico e di critica grazie al primo platter dal titolo This Might Hurt, e fanno breccia nel cuore dei rockettari veri pestando duro sui palchi di mezzo mondo al seguito di gente come Steel Panther, Alice Cooper, Slash, Kiss e Motley Crue.
Nel 2014 i nostri confermano la loro verve tosta e stradaiola con l’album Running With The Dogs, rallegrando i fans grazie al loro suono figlio legittimo di AC/DC, dei Kiss e del più classico street rock.
Da allora, qualche vicissitudine ha innescato alcuni avvicendamenti nella line-up della band: ecco arrivare, dunque, un nuovo cantante, Mitchel Emms, ed un nuovo chitarrista, Tao Grey, che si affiancano a Tagore Grey e soci.
Oggi c’è, dunque, una formazione rinnovata per i The Treatment. Ma la loro musica  non è cambiata di un’oncia. Per fortuna.

Difatti anche in Generation Me” – il nuovo full-length, prodotto da Laurie Mansworth, e fresco fresco di uscita per Frontiers Music –  i The Treatment non nascondono, tanto per cominciare, il loro amore per gli AC/DC.

Prova ne sono, tanto per dire, brani come The Devil (nella quale l’arpeggio iniziale, i riff ed il passo si genuflettono al cospetto del tipico sound del combo australiano, al limite della totale identificazione con lo stesso), Bloodsucker e Cry Tough, che ripercorrono l’orgia di riff e cori della prima.
Il disco, insomma, è un profluvio di riff ficcanti, ritmi travolgenti e cori scanzonati come in Let It Begin ed in Light The Sun, conclusione a suon di entusiasmante rock’n’roll in linea col resto dell’opera.

In qualche caso agli influssi australiani si aggiungono a quelli del più travolgente ed energico hard rock degli eighties statunitensi (Tesla, tanto per fare un nome), con una piccola aggiunta di energia contemporanea.  Tanto avviene in Tell Us The Truth ed in  Generation Me, un’ altra schioppettata hard’n’roll che lascia senza fiato.

Altrove (I Know She Knows), si registra un ritmo appena più moderato che rallenta l’andatura del disco, ma non troppo. Il basso, infatti, rotola senza tregua e non spegne il groove che contraddistingue il platter. Pure Better Think Again, sebbene cadenzata e quasi marziale, è sempre tempestata da una pioggia elettrica ed incessante  di riff ed d’assoli.

Solo in Backseat Heartbeat, svelta ballata elettrica ad alto tasso di melodia, s’interrompe la gragnuola di pallottole hard. Invece We Are Beautiful, pur se dall’intensa carica melodica del chorus, vola grazie alla sezione ritmica che pesta e tira come un’ossessa.

Generation Me, dunque, pur se non propone – né intende farlo – innovazioni rivoluzionarie nel genere di riferimento, riesce a sparare undici pallettoni rock’n’roll diretti dritti dritti al cuore ed alle gambe dell’ascoltatore, fornendogli dosi da cavallo di forza , divertimento e di mood festaiolo.
 

Let’s Party, dunque!

 

Francesco Maraglino

 

Ultimi album di The Treatment

Genere: Hard Rock 
Anno: 2019
68
Genere: Hard Rock 
Anno: 2016
78
Genere:
Anno: 2011
81