Recensione: Get Up
Torna Ritchie Kotzen con un nuovo album ricco di hard rock, qualche buon spunto blues, qualche pregevole ballad e soprattutto carico di tutta la sua esperienza chitarristica. La novità più eclatante di questo lavoro è che Kotzen qui suona tutti gli strumenti oltre a cantare – e bene aggiungo io – ogni song in tracklisting. “Get Up”, questo il titolo scelto per la nuova fatica del guitar man, in sostanta è un disco interessante, genuino e “onesto” nella proposta musicale come nella cornice tecnico strumentale che lo compone.
Ad aprire l’album ci pensa la grinta e la potenza hard rock di “Losing my mind”. Già in questa traccia è possibile notare la bravura di Kotzen che “intrattiene” l’ascoltatore con ottimi numeri alla chitarra come con una buona prestazione vocale che in molti passaggi sembra fare il verso al Glenn Hughes più ispirato. Molto piacevole l’ascolto della seguente “Fantasy”, sempre in forte odore hard rock con un riffing sporco ma sempre attento alla cura negli arrangiamenti. Si capisce anche da questo brano la caratura del musicista, che da il meglio di se stesso in ogni ambito strumentale (gli strumenti li suona tutti lui, e in modo lodevole).
Un bell’episodio da segnalare è “Remember”, terza traccia del platter, dove il nostro sforna romanticismo cesellato da sapienti plettrate e finissimi solos. Momento qualificante del brano e il bel refrain, dove Kotzen mostra un lodevole quanto ispirato lavoro alle vocals, in perfetta sintonia con le morbide melodie portanti del pezzo. Dopo questa parentesi “riflessiva” e passando alla seguente song, la title track “Get Up”, notiamo nuovamente un indurimento del sound con riffs di grande effetto supportati da un drumming stoppato ben coordinato con il resto degli strumenti. La voce di Kotzen torna a graffiare e il solo centrale aggiunge potenza al tutto grazie al buon equilibrio tra efficacia melodica e virtuosismo. Stuzzicante per le orecchie risulta essere la catchy “So cold” che grazie ad un riff di base costruito con artigiana sapienza riesce a catturare l’ascoltatore con semplicità disarmante. Con “Such a shame” le ritmiche si cadenzano e il nostro coglie l’occasione per sfornare riffs in bilico tra l’hard e il blues di buona fattura. E’ in questi frangenti che Kotzen da il meglio di se in ambito solistico, innestando lungo le linee portanti del brano brevi solos che aggiungono “colore” al brano. Con “Made for tonight” le melodie si fanno nuovamente “riflessive”, mostrando ancora la vena romantica del chitarrista che si lancia nell’esecuzione di morbidi e suadenti fraseggi di pregevole gusto. L’assolo centrale, di buona fattura, eleverà infine tono al brano nel suo complesso.Come già sperimentato in “Such a shame”, Kotzen prova ad approfondirne il discorso musicale con l’hard rock in odore blues di “Still”. L’esperimento qui acquista una qualche ruvidezza in più nell’impostazione strumentale, culminando nell’assolo per wah wah pieno di pathos. La nona “Never be the same” non aggiunge nulla in più di quanto detto, mantenendo il disco sugli standards già proposti precedentemente, mentre è con la decima song “Special” che il nostro tira fuori la classe compositiva. In questo brano – lento e suadente, romantico e riflessivo – Kotzen si dimostra musicista dotato di grande gusto per l’armonia nonché ottimo polistrumentista in grado di saper curare i dettagli anche minimi del songwriting. In appendice al disco, troviamo una bonus track che può ben riassumere le due faccie – complementari – di questo lavoro: quella melodica e di facile impatto e quella efficace tipica del buon rock d’annata.
Concludendo questo “Get Up” rappresenta un bel ritorno sulle scene di Ritchie Kotzen, il quale in questo platter dimostra di essere un onesto e bravo musicista, polistrumentista e songwriter. L’acquisto di “Get Up”, quindi, non deluderà le aspettative dei fans come di ogni buon amante di un hard rock “deciso” ma elegante.
Tracklisting :
01-Losin’My Mind
02-Fantasy
03-Remember
04-Get Up
05-So Cold
06-Such A Shame
07-Made For Tonight
08-Still
09-Never Be The Same
10-Special
11-Blame On Me
Line Up:
Ritchie Kotzen: all instruments