Recensione: Getting Nervous
Per il proprio esordio discografico, i genovesi Nerve sembrano aver
curato tutti i dettagli nel miglior modo possibile, accompagnando la buona
musica contenuta in Getting Nervous, con una veste grafica di
pregevole fattura e, soprattutto, con una produzione adeguata ad opera di
Tommy Talamanca (Sadist, The Famili), perfettamente
riconoscibile sin dalle prime note.
Diciamo subito che i punti di contatto coi ben più illustri concittadini non si
fermano qui, in quanto i Nerve propongono un death metal tecnico e
complesso, mostrando di aver bene imparato la lezione impartita dai Sadist,
andando a occupare quel filone che in Italia è ben rappresentato da band come
Infernal Poetry e Gory Blister, giusto per citare le due formazioni
più conosciute. Da queste premesse si dovrebbe comprendere abbastanza bene il
contenuto di Getting Nervous, che, facendo fede al titolo,
presenta una varietà di influenze importante, miscelando il lato cervellotico
della propria musica, con passaggi di stampo nord europeo, toccando anche la
violenza tipica del death d’oltreoceano, con una buona componente hardcore, e “riffoni”
groovy dal gusto moderno, su cui si stagliano le buone vocals di Fabio,
tra scream, growl e passaggi puliti (questi ultimi non sempre ben inseriti
all’interno delle composizioni, a mio avviso).
Siamo quindi ben oltre l’etichetta deathcore che viene data dalla casa
discografica, anche se per giudicare l’opera dei Nerve potremmo dire che
“chi troppo vuole non sempre stringe”, nel senso che tutti gli intrecci e le
costruzioni messe in piedi dai nostri finiscono irrimediabilmente per perdersi
una volta inseriti all’interno di Getting Nervous, non riuscendo a
caratterizzare a dovere le proprie canzoni. Buoni pezzi che alla fine tendono ad
assomigliarsi un po’ tutti, non tanto per una reale somiglianza tra l’uno e
l’atro, piuttosto per il feeling generale che il disco trasmette, senza un paio
di canzoni che possano fare da traino, ci smarriamo nelle continue evoluzioni
strumentali dei Nerve, arrivando alla fine del disco con la sensazione di
aver ascoltato di tutto senza ricordare particolarmente qualche passaggio
incisivo. E in questo non aiutano neanche due guest illustri come Trevor
e Talamanca (quest’ultimo con uno dei suoi celebri assoli) in 3
Seconds Madness e Perpetual Decay rispettivamente.
Non possiamo farne certo una colpa però, perchè si capisce che la band vuole
osare, e si percepiscono ancora di più le buonissime potenzialità a disposizione
dei nostri, che potrebbero fare dei Nerve una fra le migliori band
italiane in brevissimo tempo. Nonostante qualche eccesso di troppo (da segnalare
la bizzarra ma riuscita Naten E Mire, brano acustico con tanto di archi e
tenore!), debutti del genere vanno sempre supportati.
Stefano Risso
Tracklist:
1. Pure Heart Method
2. Just A Freak
3. Brain Schism
4. 3 Seconds Madness (video)
5. Unclouded Eyes
6. Eternal Loop
7. Addicted To The Grind
8. The Pill
9. Confidence
10. Perpetual Decay
11. Sliver
12. Naten E Mire