Recensione: Global Warning
‘Global Warning’ è l’album con cui debuttano i Polacchi Hellsett, autoprodotto e disponibile dal 23 gennaio 2023.
Il loro è un Thrash suonato ad ampio raggio: ci sono le sfuriate tirate a tutto braccio vecchia maniera, il Tecno-Prog articolato e quadrato ed anche delle semi-ballads alla Metallica (intendendo per ‘alla’ un imbarazzante quasi pl …, pardon, citazione) che uniscono furia e disperazione, il tutto condensato in 31 minuti di album: Degustazione Thrash lo potremo chiamare, ed ecco che abbiamo inventato un nuovo genere per i Metal Archivi!
A parte gli scherzi, i brani di maggiore impatto sono quelli più diretti, come l’iniziale e velocissima ‘Supreme Threat’, o ‘Revenge’, che da l’idea di salire su una giostra accelerata, od ancora ‘Darkness’, dal tiro pestato.
Anche la semiballads ‘Flyng Beggars’ è trascinante, colma di una rabbiosa angoscia e con un bell’inserto maideniano.
Al contrario, le tracce Progressive (‘The Diagram’ e ‘In Hora Mortis’) sono un po’ troppo dispersive, poco fluide e disturbanti (non nel senso positivo del termine), essendo di una complicazione eccessiva.
Chitarre precise che cercano un proprio stile, voce maligna e begli assoli. La band ha dei buoni numeri ed una tecnica decisamente raffinata, anche se la sventagliata sonora proposta, che è varia ma non innovativa, da l’idea che stia ancora cercando un’identità.
‘Global Warning’ è un esordio, per cui ci sta … soprattutto in questo periodo dove tutto s’interseca con tutto.
Con le uscite che ci vengono scaraventate addosso con la ruspa, gli Hellset rischiano di disperdersi tra i tanti a dispetto di quella marcia in più che dimostrano d’avere (e non sono i soli, beninteso), per cui inseriamoli nel database; non sappiamo se andranno verso i Kreator od i Watchtower, ma aspettiamo con viva curiosità.