Recensione: Good Trouble
Dopo la miracolosa metamorfosi musicale avvenuta all’inizio degli anni ’80, iniziata con la pubblicazione del mastodontico ‘Hi Infidelity’, i Reo Speedwagon del pazzoide e geniale Kevin Cronin avevano di fronte un solo, ma complicato, obiettivo: la conferma.
Infatti, se il disco della ribalta ha portato il quintetto americano in cima alle classifiche di mezzo mondo, segnando il passaggio da un hard rock elettrico a un AOR ad elevata orecchiabilità, il successivo avrebbe dovuto ripeterne le gesta. Solo una pubblicazione all’altezza della precedente, poteva consacrare definitivamente il combo americano come una delle più importanti e influenti band del rock melodico mondiale.
Oggi, nel 2008, sappiamo con assoluta certezza che l’obiettivo fu ampiamente raggiunto. A soli due anni di distanza – correva l’anno 1982 – Cronin e compagnia diedero alle stampe ‘Good Trouble’, un lavoro spensierato e dall’impatto infallibile, nonché fantastico seguito del capitolo precedente. ‘Hi Infidelity’ alternava pezzi dal ritmo sfrenato ed esaltante, a ballad mozzafiato e strappalacrime: il successore risultò, di fatto, in grado di ripeterne la formula vincente. Basti pensare alla perla ‘Keep The Fire Burnin’ ‘, non a caso lanciata come primo singolo: un autentico concentrato di frenesia ritmica, chitarre al massimo dell’ispirazione, e tastiere sognanti, per non parlare dello strepitoso e indimenticabile ritornello.
Ma, com’è ovvio, non può essere l’unica stella che brilla in un disco rock di grande livello come questo. Sulla magica scia disegnata dell’opener, avanzano senza indugi ‘Girl With The Heart Of Gold’ (cantata in parte dal bassista Bruce Hall), ‘I’ll Follow You’, ‘The Key’ e la title-track, tutte caratterizzate dalla stessa intensità, stessa carica adrenalinica, e dal medesimo entusiasmo spensierato e coinvolgente.
Non ci sono più parole poi, per descrivere un personaggio come Kevin Cronin. Autentico trascinatore del gruppo, dal carisma invidiabile e dalle idee geniali. Un grande musicista, dotato inoltre di una voce particolare che, anche se non paragonabile a “mostri sacri” come Steve Perry o Jimi Jamison, si sposa a meraviglia con le melodie proposte, rivelandosi piacevole ed espressiva.
La conferma di questa tesi sono le ballad, o comunque degli episodi maggiormente carichi di passione sentimentale, dove probabilmente Cronin dà il meglio di se.
Le appassionanti ‘Sweet Time’– senza dubbio una dei più grandi lenti degli eighties – ‘Every Now And Then’ e ‘Back In My Heart Again’, testimoniano la puntigliosa ricerca delle trame più catchy ed easy listening capaci di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore, come un vortice impazzito che si trascina dietro ogni cosa che tocca.
Se in ‘Hi Infidelity’ era ‘In Your Letter’ la proposta più atipica e originale, dalle sfumature prettamente sixties, nel caso di ‘Good Trouble’ è indubbiamente ‘Let’s Be-Bop’ (dove è ancora Hall la voce principale), brano capace con i suoi riff di riportare la memoria al classico rock ‘n’ roll delle origini, in particolare quello nato ed esploso sul suolo americano negli anni ’50.
Riff protagonisti, anche se maggiormente corposi e duri, anche in ‘Stillness Of The Night’, che si presenta, con certezza, come il pezzo più orientato verso l’hard rock.
Così, dopo aver aperto gli anni ’80 con il capolavoro ‘Hi Infidelity’, colonna portante del movimento AOR, il successo dei Reo Speedwagon proseguì grazie allo straordinario ‘Good Trouble’.
Non a caso, il disco rimane tutt’oggi il secondo più venduto nella storia della band, affermandosi a suo tempo alla posizione numero 7 della classifica Billboard e ponendosi come il secondo episodio della gloriosa triade, conclusa degnamente con ‘Wheels’ Are Turnin’ ‘ nel 1984.
Un acquisto obbligato per tutti gli amanti del genere.
Tracklist:
01. Keep The Fire Burnin’
02. Sweet Time
03. Girl With The Heart Of Gold
04. Every Now And Then
05. I’ll Follow You
06. The Key
07. Back In My Heart Again
08. Let’s Be-Bop
09. Stillness Of The Night
10. Good Trouble
Line Up:
Kevin Cronin – Voce / Chitarra / Piano
Gary Richrath – Chitarra / Back. Voc.
Bruce Hall – Basso / Chitarra / Back. Voc.
Neal Doughty – Tastiere / Piano
Alan Gratzer – Batteria / Back. Voc.