Recensione: Goremageddon
Tornano gli Aborted scodellandoci Goremageddon, e tutto quadra. Gli Abortofili fan della band naturalmente saranno più che accontentati dalla nuova creatura dei Dottori che hanno saputo rimettere in fila con chirugica e deviata devozione brandelli di carne umana (e non) dando così vita ad una creatura, che ormai si credeva già sepolta da tempo….il Death Metal. Starete sicuramente pensando tutto stò casino per un gruppo Death in giro da pochi anni e con soli due album prima di questo. Di band del genere ce ne sono centinaia, ma come gli Aborted nel 2003, ben poche. Ma soprattutto non si sono limitati a fare un copia/incolla dal micidiale “Engeeniring the Dead” ma piuttosto hanno scavato sotto terra per trovare le idee giuste e registrare un masterpiece.
Thrashy al punto giusto proprio come il precedente, devastante dal punto di vista ritmico, accelerazioni e rallentamenti che si alternano convulsamente. Il tutto affiancato da una produzione assassina in grado di mettere in giusto risalto tutti gli strumenti e non creare un putiferio sonico durante i momenti più selvaggi. Ma il nuovo album è anche catchy a differenza degli altri, più spazio qundi a chitarre soliste che suonano un pò svedesi ma non esageratamente. Dieci canzoni ne troppo lunghe ne troppo brevi, d’altronde agli Aborted non piace insistere su idee già belle che spremute. Un esempio l’opener Meticolous Invagination, che in tre minuti condensa death/thrash ultra-fast, stacchi melodici alla Arch Enemy, esplosioni di inaudita ferocia e una gran varietà di tempi. Ed è proprio per questo che credo che Goremageddon saprà accontentare parecchi Death Metal Freaks. Di questa canzone è anche disponibile il video in cui Sven dopo aver assunto delle sostanze (non si capisce cosa, ma c’era il teschietto sul flaconcino….male, molto male!!!), entra nella sala “d’incisione” della morgue ed estirpa tessuti organici di vario genere dal ventre di una cliente. A parte “l’indiscutibile” originalità del video, devo dire che è realizzato davvero bene, con alcuni ritocchi molto ad effetto. Mi pare chiaro che gli Aborted siano da valutarsi con la dovuta (massiccia) dose d’ironia. Strano senso dell’humor quello belga, leggete le interviste per capire cosa intendo. Tralasciando così i sofisticati concept intelettuali nascosti nelle liriche dei nostri torniamo a parlare della musica. Riuscitissimo episodio è la groovy The Saw & The Carnage is Done, con fraseggi chitarristici ultra tecnici ed ipnotici. La successiva Ornaments of Derision dove si alternano stacchi thrash a roboanti apocalissi sonore è senza dubbio uno dei pezzi forti del disco, insieme alla settima Clinical Colostomy dall’incedere marziale. In generale non trovo punti deboli nell’album che suona senza mai arenarsi in soluzioni scontate o prive di senso.
Sono anche 5 musicisti fenomenali gli Aborted, di questo certo non c’è dubbio, e Goremageddon suona come dovrebbe suonare un album scritto da fan e destinato ai fan.
C’è poco da essere dubbiosi sul reale valore degli Aborted, basta solo sapersi porre sul loro livello prendendo in considerazione le liriche con la dovuta ironia. In fondo sono dei mattacchioni….
Francesco “madcap” Vitale
Track-list
01.Meticolous Invagination
02.Parasitic Flesh Resection
03.The Saw & The Carnage Is Done
04.Ornaments Of Derision
05.Sanguine Verses
06.Charted Carnal Effigy
07.Clinical Colostomy
08.Medical Deviance
09.Sea Of Cartilage
10.Nemesis