Recensione: Greenhouze
Dopo svariati anni passati in veste di session-man l’apprezzato chitarrista Lars Levin, già in forza ai Second heat negli anni ottanta, torna a calcare le scene con un nuovo progetto personale denominato Greenhouze. Trovati i musicisti adatti (nella veste del singer Solli, già con gli Psycho Motel dell’allora transfuga dalla Vergine di Ferro Adrian Smith, Mike Sturgis alla batteria e Leif Johansen per le backing Vocals più Frank Tostrup e Celio De Carvalho), il chitarrista bussa alla porta della MTM che rimane colpita e punta sul progetto, pubblicando l’album in questione. Le coordinate sonore dell’album puntano su atmosfere Pop-A.O.R contornate da una bella voce pulita e da una produzione cristallina, fattori indispensabili per sonorità di questo tipo. Purtroppo però, queste sono le uniche note positive di un album non particolarmente riuscito, alla luce di brani privi di mordente che non riescono a lasciare il segno nemmeno dopo svariati ascolti.
Mi sono soffermato solo sul gradevole strumentale Snow On The Roof e la quinta traccia chiamata Train Song, un pezzo cadenzato e soffuso segnato da ottime linee di chitarra, pur non essendo nulla di particolarmente eclatante. L’inizio di Insanity fa presagire un qualcosa di buono, ma poi il brano è piuttosto noioso soprattutto nel cantato. Oltre a questo ho trovato ben poco d’interessante. Canzoni come l’iniziale The Point, Waterline, Here In The Air, Rain ecc, sono brani scialbi e privi di mordente che non inducono ad approfondire la proposta sonora di Lars Levin e soci. Peccato veramente, perché i fattori indispensabili per far sì che si tratti di un disco degno d’attenzione ci sono tutti, ma purtroppo mancano le canzoni che non riescono a colpire nel segno.
Per conto mio uno dei dischi peggiori di quest’anno, mi sento di consigliare un ascolto prima di procedere all’acquisto del disco.
The Point
Waterline
Here In The Air
Remember
Train Song
Insanity
Tall Grasses
Clouds (instrumental)
Rain
Snow On The Roof (instrumental)
Everything
Highway In The Sun