Recensione: Grimness Avenue 69

Di Michele Carli - 3 Novembre 2008 - 0:00
Grimness Avenue 69
Band: Grimness 69
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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70

I Grimness 69 (prima solo Grimness) sono un trio di Novara proveniente dal sottobosco grind italiano, e come la maggior parte dei loro “colleghi” sono rimasti nell’underground nonostante siano attivi dal 2001. Dopo svariati concerti (tra i quali una partecipazione al famigerato Obscene Extreme del 2003), split ed EP vari, sono finalmente approdati nel 2006 alla spagnola Grotesque Production che gli ha permesso di produrre il primo full lenght: Grimness Avenue 69.

Grind molto core con un’abbondante vena crust e death metal sono gli ingredienti principali di questa fatica, e nonostante sia fin troppo facile legarli in qualche modo ai Cripple Bastards specie per quanto riguarda certi stili vocali e attitudine (l’opener Medjugore Satan Devastation è un esempio lampante), i Grimness 69 dimostrano una loro personalità, discostandosi dal tipico grindcore fatto di tracce corte e semplici, stile riff-raffica-stop. Rispetto alla media, infatti, le tracce composte per questo cd sono leggermente più lunghe e complesse: una scelta che aumenta indubbiamente lo spessore musicale di Grimness Avenue 69, allontanando lo spettro della noia. Niente di trascendentale o di troppo azzardato, intendiamoci: bene o male il resto rimane tutto con i piedi saldamente ancorati nel terreno del genere.
Comunque, visto che di grindcore si tratta e che l’innovazione non ve l’ha prescritta nessun dottore, i vostri timpani apprezzeranno la sempreverde accoppiata growl gutturale-scream con cui abbiamo condiviso e continuiamo a condividere le gioie e i dolori della vita, assieme alle fucilate di blast beats che danno sempre soddisfazione. I cambi di tempo e stacchi più grooveggianti sono frequenti, ed è in questi casi che il lavoro alla chitarra da il meglio di se con riff ben fatti ed anche originali, relativamente al genere. I testi  sono quanto di più sacrilego, perverso e scomodo si possa trovare sul mercato, e chi conosceva già il gruppo sa di cosa sto parlando.

Qualche magagna nella produzione, che mette un po’ troppo in primo piano la batteria sacrificando in questo modo il lavoro della chitarra, specialmente nelle tracce più veloci, fa perdere un po’ di tiro e potenza ad un disco tutto sommato buono e ingiustamente ignorato. Certo, se siete in cerca di qualcosa di innovativo questo non è  il posto giusto, ma se avete voglia di ascoltare del grindcore senza pretese, fate pure un salto sulla Grimness Avenue 69 e troverete pane per i vostri denti.

Tracklist:

1. Medjugore Satan Devastation
2. Thought About The End
3. Sperm Rainbow
4. Useless And Divine
5. Piss Not Peace
6. Naziphobia
7. Lucy Was Pregnant
8. Libido In Decay
9. Doomsday Carillon
10. Ghost In My Brain
11. Meconium
12. Mundo De Mierda
13. Skyzophone Calling
14. My Mongoloid Girlfriend
15. Autos Da Fè
16. Frenzy Of Despair
17. Light Or Extinction

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