Recensione: Hanged and Disemboweled
E’ vero che il Death Metal ed il Brutal, tornati alla carica dopo anni di
latenza, stanno di nuovo iniziando a mostrare la corda per quanto riguarda
l’impossibilità di evolvere, la mancanza di idee è infatti asfissiante certe
volte; è anche vero che, pur non essendo l’originalità una caratteristica
fondamentale per il genere, tutto, se ripetitivo e uguale a se stesso, è
destinato alla saturazione. Ma davanti a certi dischi francamente mi viene da
dire: ma chi se ne importa?
I Degrade sono un giovane gruppo svedese, messo sotto contratto dalla
nostrana Permeated Records dopo solo un demo, ma sanno già bene dove vogliono
andare a parare: la Florida infatti non sembra distare molto dalle loro terre,
ascoltando questo mini. Niente che possa sconvolgervi la vita, ovviamente, ma
ogni tanto fa bene sentire death brutale fatto con sincerità e senza produzioni
eccessive, come non di rado capita ultimamente. Pezzi intricati e raramente
volti alla velocità pura, con uno stile che sembra posizionarsi a metà tra Suffocation
e Cannibal Corpse; buona tecnica complessiva, specie (ovviamente) per il
batterista Berto. E non trascurerei nemmeno la prova del cantante, quel Manne
che spesso e volentieri si lancia su tonalità ipergutturali, care a Devourment
e Brodequin.
Attento alla metrica ed alla cadenza delle proprie vocals, utilizzate come
sempre come strumento aggiunto, Manne regala agli ascoltatori una prova
pienamnte matura, davvero da applausi, e definisce ottimamente il sound del
combo. Qualche apertura chitarristica in territori, non dico melodici, ma
decisamente groovy (come nella iniziale Repulsive Gore, ma anche l’ottimo
secondo minuto di Covered with Stabwounds) porta ai Degrade una
ventata di fresco e personalità che dà un differente vestito alla loro musica,
che resta ancora troppo spesso ammantata di scolasticità.
Il problema di Hanged and Disemboweled potrebbe riassumersi nel
fatto che l’ottimo artwork (classicissimo ma molto moderno nella realizzazione
grafica) ci promette per un attimo qualcosa che vada oltre ad un seppur buono
standard, portando il livello dei Degrade a differenziarsi dalle miriadi
di altre brutal bands attive ai nostri giorni: cosa che la band avrà il tempo
di fare in futuro, senza scordare l’esperienza acquisita con quello che comunque
è e resta un ottimo MCD, consigliato a tutti gli appassionati.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Tracklist:
1. Repulsive Gore
2. Covered With Stabwounds
3. Hanged and Disemboweled
4. Remnants of Mutilated Bodies
5. Cleansed By Sin
6. The Dead will Roam the Earth