Recensione: Harvest Eve
I Disagio sono una band bresciana fondata nel 1993 da Savino Magnifico Disagio, frontman e unico membro rimasto della formazione originaria.
All’attivo hanno 3 demo autoprodotti e ad ottobre 2023, per celebrare i loro 30 anni di ininterrotta attività soprattutto live, hanno pubblicato l’Ep Harvest eve, anch’esso prodotto autonomamente e distribuito solo negli ambiti specializzati (webzine, radio, promoter, club, ecc..) e attraverso Distrokid sulle maggiori piattaforme digitali attuali.
Di seguito potete trovare i link dei loro social:
https://www.facebook.com/DisagioMetalBand
https://instagram.com/disagiometalband?utm_source=qr&igshid=MzNlNGNkZWQ4Mg%3D%3D
Harvest eve è una raccolta di cinque brani, editi e inediti, per una durata complessiva di 24 minuti, eseguiti con l’attuale formazione della band: Fabrizio Barbieri al basso dal 2002, Luca Abbattiscianni alla chitarra solista dal 2022, Matteo Amighetti dietro le pelli dal 2012 e il già citato Savino Magnifico Disagio alla voce.
I numerosi cambi di formazione hanno sicuramente influito nella creazione di quello che oggi è il sound dei Disagio: un death metal, spesso virante nel melodic ma pure con forti incursioni dell’heavy metal classico e molta versatilità dal punto di vista vocale, con un Savino che passa in maniera fluida da un cantato aggressivo e un growl gutturale a voci più pulite, come tipico del genere che li contraddistingue maggiormente.
Dopo i vari ascolti fatti per poterlo recensire, come giusto che sia, non mi sono affatto annoiata, anzi; questi (una volta) ragazzi ci sanno fare davvero e l’esperienza on stage si sente eccome. Non ha senso fare paragoni di sorta, di influenze ce ne sono tante e di rimandi a band più note anche, ma i Disagio riescono a far proprio quello che suonano con coerenza e vera passione.
Il loro heavy death metal, come piace definire a Savino, è fatto in maniera genuina senza alcuna pretesa, con l’aggiunta di una dose di creatività personale che certo non guasta.
Tutti i cinque brani hanno riff solidissimi e scorrono via uno dietro l’altro con una potenza disarmante e senza intoppo alcuno: schitarramenti violenti si alternano a momenti meno tirati, con una batteria sparata a pieno ritmo costantemente.
Brani dai riff in classico stile death metal senza fronzoli e numerosi ritornelli efficaci che lo rendono melodico e orecchiabile, danno luogo ad una proposta che merita la giusta attenzione e la giusta dose di ascolti, non solo di noi addetti ai lavori.
Un EP che rappresenta in pieno ciò che i Disagio sono oggi: una band che con passione fa la propria musica, in maniera congruente con la propria attitudine e direzione musicale, a discapito del guadagno e dell’omologazione al mercato discografico.
“Per la sola soddisfazione di donare agli altri ciò che riempie anche noi stessi” Cit. Savino Magnifico Disagio.
E noi di TrueMetal siamo ben lieti di supportare sempre e comunque il nostro underground.
Fatelo anche voi che state leggendo questa recensione, mi raccomando, ci si vede al prossimo live dei Disagio, band che mi sento di consigliare a tutti i metalheads che amano la nostra musica preferita, fatta con tutto il cuore, e non solo con gli strumenti.