Recensione: Haunted By Words Of Gods

Di Stefano Risso - 16 Marzo 2007 - 0:00
Haunted By Words Of Gods
Band: Hysteria
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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48

Il mio approccio verso il primo album dei francesi Hysteria era stato
colto da un insospettato ottimismo, dovuto a tutta una serie di fattori come
l’ottimo artwork curato da Graal (gia attivo con formazioni come
Behemoth
, Vile, Vader e Hate), la sensazione di serietà
e cattiveria che i torvi sguardi di questi musicisti mostrano nel libretto, al
fatto che la band ha avuto l’occasione di dividere il palco con Mortician,
Dissection e Behemoth, e soprattutto dal motivo che la lineup è
rimasta immutata dall’anno della nascita del gruppo (il 1996), il che avrebbe dovuto
garantire grande affiatamento tra i componenti.

Dopo pochi secondi di ascolto di Haunted By Words Of Gods tutte
queste premesse sono state tradite miserabilmente. Partiamo proprio da come gli
Hysteria definiscono il proprio sound, ovvero “brutal death style with
a melodic touch.”
Per usare un eufemismo, diciamo che i nostri l’hanno
sparata proprio grossa, dal momento che non bastano qualche blast beat e vocals
cavernose per fare brutal, proponendo otto tracce di una noia mortale. Era da
molto tempo che non avevo occasione di ascoltare un lavoro tanto molle, privo di
energie, incredibilmente dimesso, in cui le idee sono ridotte al lumicino.
Niente brutal, ma almeno la parte melodica sarà di qualità… Gli Hysteria
invece deludono anche in questo aspetto, propinando senza convinzione i soliti
giri melodici nord europei, cercando (e fallendo) di donare ai brani un mood
oscuro attraverso lunghe parti rallentate.

L’intenzione non è assolutamente da bocciare, ma stupisce la poca presa delle
atmosfere che gli Hysteria hanno cercato di inserire in Haunted By
Words Of Gods
, in cui non solo si ha poca potenza, ma anche pochissimo
trasporto. L’unica cosa che salverei del disco sono gli assoli di Jérôme
Christophe
, gli unici elementi in grado di variare l’andamento a volte
soporifero delle canzoni. Dopo una sufficiente (ad essere generosi) iniziale
title-track, vengono proposti una serie di pezzi che si commentano quasi da
soli: Controled Existence, e Martyrs of Gods metterebbero a dura
prova chiunque, scolastiche, piatte e monotone, a cui seguono, pressappoco sullo
stesso livello, le restanti, con le uniche eccezioni della quarta My Last
Thoughts
e di Unfathomable Mystery, non direi le migliori, ma le meno
peggio del disco.

Grosso passo falso per gli Hysteria, Haunted By Words Of Gods
necessita di migliorie un po’ ovunque, a partire dal songwriting, per arrivare
alla maggiore grinta da inserire nella propria musica. Mi sembra quasi superfluo
dire che i suoni sono ottimi, in perfetta linea con la maggior parte delle
uscite inutili odierne.

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Haunted by Words of Gods
  2. Controled Existence
  3. Martyrs of Gods
  4. My Last Thoughts
  5. The valley of Hinnom
  6. From Beyond Reality
  7. Unfathomable Mystery
  8. Work of Torments

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