Recensione: Have A Good Time

Di Fabio Vellata - 8 Dicembre 2007 - 0:00
Have A Good Time
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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73


E’ un vero piacere scoprire come, anche nell’ambito del rock melodico, la nostra penisola sia in grado di poter esprimere qualcosa d’interessante, sebbene, per il momento, limitato al puro e semplice circuito underground.

Dannie Damien, talentuoso polistrumentista pugliese (originario della meravigliosa zona di Trani), dopo una lunga peregrinazione in bands di varia estrazione e natura, bussa alla porta dell’AOR più semplice ed incontaminato, andando a riscoprire l’epoca gloriosa del genere, quegli anni ottanta che, soprattutto oltreoceano, hanno garantito a lungo un flusso costante di grandi talenti, ottimi albums ed una marea infinita di splendide canzoni, in cui l’armonia dei suoni, l’eleganza degli arrangiamenti ed il feeling per lo più gioioso e spensierato, andavano a condensarsi in uno stile divenuto ormai leggendario ed inimitabile.

Riallacciandosi a stilemi in varia misura assimilabili ad acts quali Alias, Message, White Lion, Heartland, Tour De Force>,Tyketto, Norway ed i grandi Journey e Survivor, il manifesto programmatico di Damien appare ben evidente sin dal titolo del cd.
“Have A Good Time”, infatti, ha il potere di introdurre immediatamente l’ascoltatore nel mood che pervade per intero il platter: sensazioni ariose e ricche di brio, suscitate mediante una tracklist sostanziosa e robusta (ben quattordici pezzi per oltre un’ora di durata), composta di brani in cui l’orecchiabilità e la scorrevolezza sono gli ingredienti basilari su cui va ad ergersi l’intero impianto compositivo.

Di ragguardevole valore la preparazione strumentale di Damien, ottimo sia con chitarra elettrica, sia con piano, tastiere e basso, buone impressioni derivano anche dalla qualità del songwriting, effettivamente di discreto livello, assestato sulla costante ricerca delle hooklines più brillanti e di facile presa, in puro stile american AOR.

Esempi di quanto appena sottolineato, sono pienamente riscontrabili in tracce come la rutilante e “loasangelina” title track, l’esplicita “Dirty Little Blonde Bitch”, la baldanzosa e saltellante “One Way Ticket To Rock” (in pieno stile arena rock) e la bella “Fuel and Fire”, episodi che suffragano l’impressione di avere a che fare con un talento genuino ancora tutto da scoprire che, già da ora, pare in grado di offrire una buona dose di spunti interessanti e di pregevole fattura.

Note dolenti, immancabili ma non impossibili da migliorare, sono una produzione senza dubbio dignitosa, ma davvero troppo poco definita per il genere, ed il cantato del pur volonteroso Dannie, talora un po’ incerto, non sempre all’altezza e sicuramente più adatto alla parte del musicista-songwriter che non a quella del lead vocalist.

Che dire dunque, con una “limatina” alla produzione ed un perfezionamento in sede vocale, le basi per togliersi qualche soddisfazione sembrerebbero esserci tutte.
Certo, il genere scelto non è dei più facili e non pare attualmente garantire grosse possibilità di fama e notorietà, ma anche per tale ragione, viene spontaneo elogiare Dannie Damien, spronandolo a continuare nei propri propositi, certi che, prima o poi, qualche vigile ed attenta label saprà offrirgli il tanto agognato banco di prova a livello professionistico.

Resta comunque, per concludere, la più che accettabile validità di un prodotto che merita almeno un ascolto, soprattutto da parte degli appassionati dell’Aor statunitense che tanti successi ha ottenuto più di un ventennio fa.

Per contatti: danniedamien@hotmail.it

Tracklist:

01. Start
02. Have A Good Time
03. Rosannah
04. Dirty Little Blonde Bitch
05. Lionheart
06. One Way Ticket To Rock
07. Some Words For You
08. Tonight (Lelystad 2006)
09. All We Want…
10. Where All Things Just Die
11. Fuel And Fire
12. For All The Sheep
13. A Little Bit More
14. Baby Blue Eyes

Line Up:

Dannie Damien – Voce / Chitarra / Basso / Tastiere

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