Recensione: Heads Or Tails
Mi hanno colpito il logo, tremendamente antico, ed il nome di questa band. Poi ho visto che è Svizzera, ho fatto il collegamento con l’LHC del CERN e … Axxelerator … direi che ci sta.
La band ha una carriera più che decennale, nonostante questo pubblica solo quest’anno il primo album vero e proprio, dal titolo ‘Heads Or Tails’ e disponibile dal 24 settembre 2021, via Allegro Talent Media.
Saranno stati i cambi di formazione, i momenti di pausa, oppure, semplicemente, così doveva andare. Quel che conta è che questo album finalmente è arrivato e va bene così. La band ha buone qualità ed è giusto che si faccia conoscere.
Fortemente legati alla Vecchia Scuola, i musicisti sfoderano un Heavy / Thrash in linea con il movimento nato nella Bay Area, parecchio energico e grintoso, senza arrivare all’estremo.
Il confronto immediato è quello con i Metallica, come lasciano intendere i riff d’assalto, la carica elettrica della distorsione delle chitarre e, soprattutto, il modo di cantare; non mancano, però, i riferimenti a quello che è l’Heavy Metal propriamente detto. In particolare, allo scrivente sono venute in mente band come White Wizzard e Steelwing, che a loro volta sono figli di Iron Maiden e Judas Priest.
Insomma, un cercare di pescare dal meglio con un risultato coinvolgente nel quale spiccano quattro brani che vanno oltre le righe: la rocambolesca ‘Living With Nuclear Neighbours’, la spedita ‘Speedcrew’, con al suo interno un ottimo scambio di assoli ed una grande sezione strumentale, la drammatica ‘Paradise Lost’, ballata che prende forza man mano che cresce, e la robusta e conclusiva ‘Here Come the Pain Patrol’, dal gran tiro inarrestabile.
Questi quattro pezzi riassumono il carattere di una band tosta che può fare parecchio perché, anche se non brillano per originalità, ci investono con una forte carica adrenalinica che colpisce duro. In poche parole sono quattro belle canzoni, decise, con spartiti dinamici ed un sacco di soluzioni emotive, in particolare per quel che riguarda il lavoro dietro alle ‘sei corde’, sofisticato e di classe senza essere eccessivo.
Purtroppo i restanti brani sono un po’ meno efficaci, in particolare le tracce poste in fondo all’album perdono un po’ di forza, a dimostrazione che c’è ancora del lavoro da fare. Niente che non si possa superare e se la band ha effettivamente raggiunto la coesione che si sente uscire da ‘Heads Or Tails’ sono sicuro che ha davanti a se un gran bel futuro.
L’acceleratore di particelle del CERN sviluppa un’energia di 14.000 GeV, Gli Axxelerator riusciranno ad entrare in competizione? Ce lo dirà il prossimo album.