Recensione: Heartbreak Station
Arrivano gli anni ’90 e i Cinderella sembrano avvertire questa nuova epoca fin dai suoi primissimi vagiti. Forse con una lungimiranza che mai gli è stata riconosciuta, per salvarsi dalle pericolose novità in campo hard rock la band si rifugia nel passato remoto attraverso un vero e proprio ritorno alle radici. Ne esce un disco quasi senza tempo.
Da scatenata glam band capace di sintetizzare bene come poche altre l’essenza degli irriverenti eighties, i Cinderella si trasformano in una matura formazione da saloon, consapevole quanto mai di quanto il rock debba al vecchio blues. Addio ai palchi sterminati e agli eccessi del decennio appena trascorso: la band di Tom Keifer e soci mostra una nuova dimensione, infinitamente più intima. ‘Heartbreak Station’ gioca su “iconografie musicali” precise, tra sole cocente, pompe di benzina dismesse, un vecchio locale scalcinato, qualche fanciulla fuori moda e un bicchiere di whisky.
Tolti gli abiti ingombranti della sfacciata glam band, i Cinderella abbracciano un sound tremendamente classico in una dozzina di brani dalla varietà sorprendente, dimostrando di saperci davvero fare e non poco. Blues, counrty, rock’n’roll (con Make Your Own Way si sfiora addirittura il gospel): a distanza di una trentina di anni, tutti i costumi degli US che furono tornano a vivere grazie a composizioni di tutto rispetto, capeggiate senza dubbio dalla splendida Heartbreak Station, brano ritenuto a ragione una delle ballad più belle del genere. Tra i momenti più intensi – di un disco che comunque non scende mai di tono, lasciandosi ascoltare con grande piacere senza significativi cali di tono – non si può non citare la vivace The More Things Change, quasi un ponte con le ultime reminiscenze dei Cinderella che furono, o le malinconiche atmosfere counrty-western di One for Rock and Roll.
Chi li ha amati per le impertinenze elettriche di ‘Nights Songs’ e ‘Long Cold Winter’ probabilmente non gradirà del tutto la svolta blues di ‘Heartbreak Station’. Peccato. Il mio consiglio è quello di ricredersi, perché mai come in questo disco i Cinderella hanno saputo mettere in mostra le loro doti, sia di musicisti che di compositori.
Tracklist:
01. The More Things Change
02. Love’s Got Me Doin’ Time
03. Shelter Me
04. Heartbreak Station
05. Sick for the Cure
06. One for Rock and Roll
07. Dead Man’s Road
08. Make Your Own Way
09. Electric Love
10. Love Gone Bad
11. Winds of Change
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini