Recensione: Heathenreel
Gli Elvenking, gruppo italiano in circolazione dal ’97, hanno fin dal principio ottenuto grande successo grazie alla loro innovativa formula musicale, che vede la fusione di power metal, musica folk e testi tratti dalla tradizione pagana e da quella fantasy.
Difficile paragonare gli Elvenking a gruppi conosciuti, a parte forse alcuni tratti che essi sembrano condividere con i loro connazionali Rhapsody e con i tedeschi Blind Guardian, ma è semplice mostrare quanto la loro musica differisca dal Power classico come quello ad esempio degli Helloween.
Ogni traccia di Heathenreel presenta caratteristiche diverse che rendono ognuna in grado di evocare sensazioni differenti. I testi ricordano quasi tutti racconti e fiabe fantasy (“Il Ciclo di Shannara” o “Il Signore degli Anelli”); meravigliosa ed inquietante è ad esempio “Conjuring of the 14th” storia di un villaggio “dannato” e dei suoi abitanti, in cui la musica accompagna in modo appropriato un testo tenebroso e lugubre. Sono anche da citare gli splendidi flauti della traccia di apertura “To Oak Woods Bestowed” e l’accompagnamento di violini di “The Regality Dance”, ma una delle peculiarità più interessanti è la presenza del chitarrista Jarpen ora anche vocalista, i suoi “growls” di sottofondo, mai trovati in pezzi power o folk. La canzone che più si distingue a livello vocale è però il pezzo di chiusura, “Seasonspeech”, in cui i vocalist sono addirittura quattro, e le loro linee melodiche si intrecciano in modo formidabile, creando un intreccio sonoro realizzato alla perfezione e meraviglioso da ascoltare.
In conclusione possiamo dire che questo album si presenta come una lavoro eccellente, sia a livello tecnico che come originalità, in grado di farsi ascoltare piacevolmente anche da chi vuole qualcosa di nuovo dal metal.
Mi vedo gia l’immagine di molti di voi che alzeranno alti i loro boccali di birra e le loro spade mentre il CD vortica velocemente nello stereo, mentre sognano di conquistare terre lontane popolate di esseri fatati, magia e acciaio.
A tutti i True Brothers Of Metal…..HAIL!
Hogan Steel
