Recensione: Heavy Industry
Nel 2006, in una piccola città austriaca affacciata sul Danubio, nacque il progetto Katjuscha. La line-up si compatta solo l’anno successivo e l’obiettivo è creare un suono moderno e contemporaneo sulla base delle forti influenze legate a Judas Priest e Motorhead.
Qualche concerto nei pub per acquisire quel minimo di esperienza e nel 2008 esce il primo demo, semplicemente intitolato Demo 2008. Buoni i riscontri con recensioni nell’Europa di lingua tedesca – a livello di web – oltre che sulla rivista Heavy Magazine.
Cambio di batterista e grandi soddisfazioni come support act di Vendetta, Vicious Rumors e Lizzy Borden. Fra il 2009 e il 2010 viene dedicato tempo alla scrittura dei nuovi brani che finiscono in questo Heavy Industry – 4 Track Demo oggetto della recensione.
Lucky Parasite suona come la versione rozza e metallizzata di un pezzo dei Guns N’ Roses, senza però possederne la magia, ma viceversa solamente la carica primitiva. Chi si accontenta… Il brano seguente, Misery In Black, pesca ancora a piena mani e polmoni dalla scena Hair Metal losangelena degli anni Ottanta, anche in virtù dell’intonazione acida del singer Herwig Sauberer. Per l’occasione la band di riferimento è quella dei Los Angeles Guns aka L.A. Guns.
Red Light Trip è figlia dell’heavy Rock’N’Roll a la Motorhead, solo di basso marcio compreso. Born To Run: un titolo, un programma, per coordinate stilistiche e mood vedasi alla voce Hanoi Rocks.
Niente di particolarmente nuovo, quindi, sul fronte Orientale oltre Brennero. I Nostri sono onesti, divertenti, sguaiati e senza pretese apparenti, con un’immagine-simbolo semplice ma ficcante, particolare non da poco. Copertina spartana in linea con il contenuto
Ladies and gentleman: Katjuscha aus Neulengbach, per chi vuol dar loro un chance.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Tracklist:
1. Lucky Parasite
2. Misery In Black
3. Red Light Trip
4. Born To Run
Line-up:
Herwig Sauberer (Vocals)
Ralf Eric Kluschatzka (Guitar)
Matthias Hirtzberger (Bass)
Peter Zanzinger (Drums)