Recensione: Heavy Metal Maniac
Ottawa,Canada, siamo all’inizio degli anni ottanta e tre brutti ceffi:Dan Beehler,Allan Johnson e John Ricci decidono di cambiare il nome del loro gruppo da Hell Razor a Exciter prendendo spunto dalla omonima e memorabile canzone contenuta nell’album “Stained Class” dei Judas Priest….e inconsapevolmente fanno nascere lo speed metal made in USA. Ma andiamo con ordine :il gruppo realizza un demo che viene spedito a diverse etichette discografiche ;l’unico che gli da credito e’ un certo Mike Varney, patron della Shrapnel Records ,costui rimane favorevolmente impressionato da un solo pezzo e consiglia al gruppo di produrre altri brani in quello stile. I mesi successivi vedranno
la nascita delle canzoni,che compongono l’album oggetto della presente recensione , e soprattuto di un sound che pur essendo influenzato da certe sonorità N.O.W.H.M. e dai connazionali Anvil risultava fresco, innovativo e soprattutto dotato di una potenza micidiale.
L’ascolto del vinile e’ una esperienza letteralmente mistica e niente e nessuno puo’sostituirvisi : nasce dai crepitii l’intro “The holocaust” che immediatamente rende l’atmosfera oscura e darkeggiante ;e’ istintivo guardare il calendario perche’ sembra di essere tornati indietro nel tempo, ma tutto questo dura una manciata di secondi poiche’ irrompe devastante come una martellata sulle palle il riff di “Stand up and fight” , un up-tempo che segnala Ricci per il suo guitarwork veloce grezzo e violentissimo e il drummer e cantante (!) Dan Beehler che assieme ad una travolgente prestazione percussiva ( in perfetta coordinazione col basso di Johnson) abbina un cantato a dir poco infuriato: sembra che minacci, seriamente, di morte qualcuno ! Sia ben chiaro : questa non e’ violenza fine a se stessa dal momento che la canzone e’ stupenda ,dotata di un incedere travolgente e incalzante allo stesso tempo e spezzata in due da un guitar solo da urlo.
Finito un capolavoro ne inizia un altro : e’ infatti il turno dell’anthem heavy metal per eccellenza cioe’ “Heavy metal maniac” condotta anche questa sui binari dello speed metal piu’ devastante e dotata di una portentosa carica anthemica che ci fa ben capire come i concerti di questi tre pazzoidi si tramutassero in vere e proprie bolge.
All’appuntamento col terzo pezzo,Iron dogs, i nostri rallentano il ritmo proponendo una track sulfurea memore del sabbath sound e della N.O.W.B.H.M. piu’ ossianica di gruppi come gli Witchfinder General mantenendo sempre una considerevole potenza di fondo; anche il successivo pezzo :”Mistress of evil” presenta un inizio plumbeo e dark ma dopo poco gli Exciter
riaprono le ostilita’ generando un brano ben strutturato ,dinamico e con belle linee melodiche
che affiorano dal cantato sprezzante dell’incazzoso Beehler.
Il lato B(ahh! il vinile!) ci pone subito sotto il devastante attacco,appunto, di” Under attack” introdotta
da una potentissima doppia cassa ,che fara’vibrare i sismografi delle vostre parti e che da luogo
ad un furente pezzo di spettacolare speed metal , battagliero ed intransigente come pochi e che rendera’ orgoglioso chi metallaro è e fara’ diventare chi non lo e’. Grande il malefico rallentamento posto in corrispondenza del ritornello seguito dalle pronte e possenti accelerazioni.
A questo punto una parola sulla produzione dell’album :non troverete i suoni artificiali dei Finnvox studios ne la pulizia chirurgica che potrebbe garantire un Andy Sneap ma un suono grezzo e spaccasassi ,credetemi,perfettamente adatto ad un grandioso album di heavy metal come e’ questo e perfettamente adatto a far risaltare la carica animalesca e malevola che animava questa prima fase del gruppo.
A riprova di quanto detto ecco “Rising of the dead” una devastante cavalcata che vi condurra’
con le mani alzate a corna verso i piu’ oscuri recessi della vostra anima risucchiati dai vorticosi giri di basso di Allan Jonhson che con il resto del gruppo conduce una serie di cambi di tempo che dettera’ legge nell’ambito di quello che sara’di li a poco il fenomeno Thrash metal (genere ritenuto sempre troppo limitativo dagli stessi Exciter! ndEnzo).
Ma ecco la sorpresa: in corrispondenza del pezzo seguente questi tre selvaggi depongono le armi e consegnano ai posteri una’ammaliante dark ballad:”Black witch” intrisa di quell’alone di oscura epicita’ che presentavano gruppi come Angel witch e Witchfinde ;ma tenere a freno queste belve doveva essere davvero difficile infatti dopo l’accelerazione spezzacollo della parte finale di questo pezzo entra in campo quello che e’ forse il capolavoro del’album:”Cry of the banshee”, creata direttamente dagli dei del metallo e posta in musica da chi il metallo ce lo aveva veramente dentro.
Il suo ritmo infernale si impossesera’ di voi facendovi distruggere tutto cio’ che avete attorno e la vostra esaltazione aumentera’ in corrispondenza della ulteriore accelerazione posta a meta’ del brano e che pone in evidenza le eccezionali screaming vocals del sempre piu’ pazzo vocalist.
E con questo memorabile pezzo si chiudeva un album che si pose come chiave di volta nell’ambito
di quella frangia del movimento della musica estrema che di li a poco avrebbe conquistato il mondo intero : lo US power/speed metal !!
