Recensione: Heavy Metal Thunder – The Movie [2 Dvd]

Di Stefano Ricetti - 30 Giugno 2010 - 0:00
Heavy Metal Thunder – The Movie [2 Dvd]
Band: Saxon
Etichetta:
Genere: Heavy 
Anno: 2010
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
99

L’attesissimo – e in ritardo M O S T R U O S O per vari motivi, rispetto alla data di uscita fissata, originariamente prevista per dicembre 2009! – Heavy Metal Thunder/The Movie, il film sulla storia degli inglesi Saxon, vede finalmente la luce nella Sua versione Limited Special Edition, che anticipa quella “ordinaria”, della quale al momento non si sa ancora nulla di certo per quanto attiene i tempi di pubblicazione.

Il package racchiude due distinti Dvd per una durata totale di oltre sei ore di visione, dove il primo è interamente occupato dal documentario riguardo l’intera carriera degli Stallions Of The Highway di Barnsley mentre il secondo contiene parecchi special/extra di importanza più o meno rilevante in base ai gusti di ciascuno, tratti da fonti diverse.

Il film sul Sassone più famoso del firmamento HM coinvolge, oltre agli attuali membri della band, anche gli altri due pilastri – ex Saxon da mo’ – della inarrivabile classic killer line-up degli inizi: il chitarrista Graham Oliver e il pittoresco bassista Steve “Dobby” Dawson, ormai da anni senza i proverbiali baffoni, a suo tempo ispiratori del look di Derek Smalls, personaggio protagonista del leggendario film The Spinal Tap. Il confronto dialettico fra questi ultimi due e il singer Peter Rodney Byford detto Biff avviene sempre a distanza, così come essi stessi vengono intervistati in momenti e location separate. L’altra colonna del combo dello Yorkshire, ovverosia il chitarrista Paul Quinn, è sempre presente ma poco “graffiante” a livello di rivelazioni, confermando la Sua ormai proverbiale idiosincrasia sotto i riflettori con un microfono puntato. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, all’appello del resoconto riguardante i primi, formidabili, anni, manca la “campana” del batterista Pete Gill, quinto membro fondatore degli Stallions, imprescindibile e FONDAMENTALE musicista nell’economia del gruppo, che si è letteralmente rifiutato di collaborare alla realizzazione del documentario. Come solitamente accade, evidentemente, le verità ufficiali che vengono poi consegnate alla storia, sono spesso figlie del compromesso, con gli spigoli smussati e i toni abbassati e non tutti stanno al gioco…

Il racconto, comunque, scorre avvincente e veloce, in virtù dell’ottimo e professionale lavoro svolto dalla Coolhead Productions. Interessanti e funzionali alle vicende narrate gli interventi dei membri dei Motorhead, poi quelli di Dave Poxon, Harvey Goldsmith, Geoff Barton e Thomas Jensen. Buoni spunti anche da parte di Lars Ulrich dei Metallica mentre risultano solo di corollario le “entrate” di Doro Pesch, Rage, Amon Amarth, Machine Head, Hammerfall, Dragonforce, Airbourne e Gamma Ray.

Come da aspettativa di tutti i Saxon maniac mondiali il film passa al microscopio i primissimi anni della band, quei famosi e durissimi Hungry Years cui i Saxon dovettero sottostare per ritagliarsi un posto al sole, giorni fatti di concerti in qualsiasi “buco” dell’Inghilterra, notti passate nel gelo del retro di un furgone, tutti ammassati su dei materassi ai quali mancava solo la parola, dopo l’uso e l’abuso. Fame, freddo, espedienti, sigarette “recuperate”, chilometri macinati senza sosta, motori fusi, donne compiacenti che sanno passare dal ruolo di fatalone per una sveltina fra le lamiere a pseudo “mamme” che accudiscono i desideri di cinque musicisti che vivono fino in fondo, e senza mai mollare, un bellissimo e fortissimo sogno. Senza scomodare la retorica, il periodo pre-Saxon nel quale i Nostri si esibiscono sotto il moniker di Son Of A Bitch rappresenta una lezione di vita un po’ per tutti, non solo per le nuove e sempre più bistrattate generazioni. Se si vuole respirare il VERO spirito di una band, intesa come un tutt’uno, basta ripassarsi l’insegnamento fornito da Oliver, Byford, Dawson e Quinn, a tratti davvero commovente per intensità, sguardi e rivisitazione storica. D’altronde la forza dei Saxon periodo classic, ossia fino a Denim&Leather del 1981, poggia proprio sull’impatto d’insieme, dove non esistono leader né primedonne. Un fottuto monolite di british heavy metal in your face, punto e basta! Poi la “suonata” cambia, il gruppo diviene una marionetta in mano a manager sì scaltri ma fuorvianti riguardo la direzione musicale da portare avanti e i Nostri perdono la tramontana e probabilmente il treno giusto per divenire dei big di proporzioni mondiali come altri Loro conterranei dell’epoca.

Il documentario continua, aggiungendo alle parole dei protagonisti ottimi filmati d’epoca, foto da urlo, spezzoni tratti da riviste, rafforzando l’idea di un’opera veramente curata nei minimi particolari e assolutamente vincente, dalla connotazione definitiva, supportata con immagini di alto profilo. Scorrono come un fiume in piena tour, dischi, ricordi, scazzi, licenziamenti, jam session – imperdibile Motorcycle Man suonata dai Metallica con Biff Byford alla voce a Parigi -, delusioni e successi, frammisti a miriadi di aneddoti, alcuni anche drammatici, sciorinati fra il serio e il faceto dai protagonisti, fino ad arrivare ai giorni nostri. L’audio è disponibile solo in lingua inglese e per una migliore comprensione vi sono, all’uopo, i sottotitoli, sempre nello stesso idioma, però.

Il secondo Dvd comprende, nell’ordine, i seguenti extra.

Saxon in Concert, 1981: riprese tratte dal gig al The Beat Club, dove si può gustare appieno la classic line-up dal vivo in una ambientazione stranamente surreale per un totale di undici pezzi. Belle immagini da più telecamere e resa sonora decente, nonostante le ventinove primavere sul groppone. Biff appare nella sua immagine leggendaria più defender della storia: mitico chiodo con i risvolti bianchi, spandex argento senza cintura, bracciale borchiato e capelli castani, al naturale.

‘Building the Labyrinth’: mini documento filmato durante le recording session dell’ultimo album Into The Labyrinth di circa un quarto d’ora. Interventi della band e dei tecnici in studio più quelli di alcuni giornalisti sul finire.

‘The Eagle & The Bomber’: cronaca del tour con i Motorhead del 2009, filmati live, scorci del Bomber Tour del 1979, interviste al gruppo, ai Motorhead, a Biff e Lemmy insieme. Spazio anche per il manager Thomas Jensen e Danko Jones. Ventidue minuti circa.

‘On a Crusade’: venti minuti di interviste rilasciate durante la registrazione di Crusader. Tutti belli magri, con Nigel Glockler alla “panna”.

‘No Excuses’: come sopra riguardo le ‘Innocence Is No Excuse’ recording sessions, dieci minuti circa di durata. Chiome folte e sigarette consumate a go-gò da parte di un po’ tutti.

St George’s Day 2008: concerto dei Saxon tenuto il St George’s Day a Londra, quattordici pezzi suonati.

Big Nibbs, Little Nibbs: mini intervista al bassista Nibbs Carter da parte di un giovanissimo cronista.

Il package racchiude anche un libretto di venti pagine ben concepito con ottime foto e la storia della band scritta dal giornalista Dave Ling di Classic Rock, che però incappa in alcuni imperdonabili errori marchiani – se rapportati a un’uscita come questa -, come quando “battezza” il full length Crusader del 1983 e la data di uscita di Wheels Of Steel a maggio 1980. Stessa sorte negli Special Thanks finali, dove viene riportato il nome di Lemmy Kilmister con l’inesistente ma persistente da più parti “N” galeotta.

La release di Heavy Metal Thunder – The Movie in codesta versione è stata possibile grazie alla partecipazione economica degli Associate Producer, ossia semplici Saxon fan da tutto il mondo – fra i quali il sottoscritto – che hanno acquistato il prodotto finito a scatola chiusa intorno a settembre 2009, fidandosi delle promesse, poi ampiamente mantenute, della Coolhead Productions. Al momento esistono ancora circa tremila copie di questa Limited Special Edition. Per ulteriori informazioni consultare i siti www.townsend-records.co.uk o www.saxon747.com

Fill Your Head With Heavy Metal Thunder Forever!

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

Discutine sul topic relativo ai Saxon

Ultimi album di Saxon

Band: Saxon
Genere: Heavy 
Anno: 2023
60
Band: Saxon
Genere: Heavy 
Anno: 2022
77
Band: Saxon
Genere: Heavy 
Anno: 2021
64