Recensione: Heavy Music
Quintetto di Karlstad, Svezia, attivo dal 2003, i The Most Fabulous Soulshake Express, giungono, con ”Heavy Music”, all’esordio discografico grazie alla indie label Bad Reputation, specializzata in suoni Sleaze, Rock e Glam.
L’immagine che, sin dalla copertina, i cinque offrono al pubblico, è tale da non lasciare grandi dubbi in merito al genere d’affiliazione.
Il giallo acido dominante, l’aria un po’ “fricchettona” e l’abbigliamento tipicamente settantiano sono, infatti, elementi che ben identificano la tendenza della band, impegnata in un rock-blues corposo e robusto, dai tratti estremamente radicati nello stile tipico dei 70’s ed arricchito da qualche punta di psichedelia dai contorni vagamente stoner.
Non malvagi i risultati che, pur non garantendo picchi qualitativi prodigiosi o mirabolanti, lasciano intravedere abilità e buon valore, in una mistura che ingloba nello spazio di poco meno di quaranta minuti, influenze derivanti dai classici Hellacopters e Gluecifer, senza disdegnare qualche sensazione più “liquida” alla Monster Magnet e partiture maggiormente “secche” e briose vicine agli immancabili Ac / Dc.
Brani gradevoli, discretamente confezionati e mai dozzinali che, tuttavia, ben di rado riescono a risultare memorabili ed a posizionarsi in una valutazione oltre alla sufficienza piena, lasciando così presagire, l’esistenza di ampi margini di miglioramento.
Impossibile, ad ogni modo, negare il fatto che canzoni come “Little Lover”, “Push”, “I Don’t Mind” e “Get Up!” abbiano dalla loro un indubbio appeal derivato da un alone retrò alquanto affascinante (indicativa in tal senso, la costante presenza di un hammond), appare inoltre molto ben gestita la riuscita contrapposizione tra atmosfere così spassionatamente volte al passato, ed una produzione dei suoni, al contrario, molto moderna ed intensa, in grado di far risaltare al meglio le sgommate chitarristiche ed il costante tambureggiare dei vari pezzi
”Heavy Music” è, in buona sostanza, un prodotto di caratura media che, a fronte di un livello di songwriting canonico e, tutto sommato, nella norma, offre “sapori” e caratteri di ragionevole attrattiva ed interesse.
I fans dei già citati Hellacopters e Gluecifer, così come tutti gli amanti dei suoni mutuati dai seventies, non dovrebbero trarre particolari motivi di disappunto dall’ascolto di questo debut album, ed a loro, pertanto, è caldeggiato un attento ascolto.
Tracklist :
01. Woman Like You
02. Little Lover
03. Push
04. Devil’s Twist
05. Perfect Combination
06. I Don’t Mind
07. Gypsy Daughter
08. Get Up!
09. All We’ve Got
10. Cognitive Dissonance
11. Make It Last
Line Up:
David Eriksson – Voce / Chitarra
Marcus Andersson – Chitarra
Robert Schlyter – Basso
Joakim Eriksson – Batteria / Percussioni
Martin Hammar – Hammond / Percussioni / Back.Vocals