Recensione: Hellfire

Di Stefano Ricetti - 5 Aprile 2023 - 11:46

In Italia abbiamo Daniele “Bud” Ancillotti, Claudio Pisoni e Maurizio “Angus” Bidoli.

In Belgio hanno Paul “Shorty” Van Camp, Mario Pauwels e Geert “Anvill” Riquier.

Fermandosi solo a tre.

Chiaro che se ne possano individuare anche molti ma molti altri, sia da noi che in Belgio, ma vale il concetto funzionale alla recensione che poi segue: un tris di paladini dell’Acciaio che non hanno mai mollato a livello di attitudine e che incarnano il concetto di heavy metal fatto persona all’interno del proprio Paese.

L’occasione (ghiotta) di una full immersion dentro l’HM dei Killer la fornisce su di un piatto d’argento la Hear No Evil Recordings Ltd, label sussidiaria della Cherry Red Records per il tramite di Hellfire. Trattasi di un digipak a doppio Cd e tre ante contenente tredici pezzi inediti più due bonus track sul primo dischetto ottico e un best of di sedici canzoni sul secondo, delle quali tre risuonate ex novo per l’occasione: “Backshooter”, “Secret Love” e “Blinded”. Il tutto accompagnato da un libretto di sedici pagine con tutti i testi e diverse foto della band, sia d’insieme che a livello di singolo componente.

Insomma il nuovo e il vecchio a confronto per una band che esiste dal 1980 e che al momento vanta numero otto full length in bacheca. Fulcro degli Assassini di Anversa, da sempre, il sopramenzionato Paul “Shorty” Van Camp, chitarrista e cantante. La line-up attuale, oltre a lui, schiera Ivan “Vanne” Opdebeeck alla batteria e Jan Anthonis al basso.

Da un ipotetico scontro fra le due opposte fazioni (Cd 1 e Cd 2) non esce alcun vincitore. E in questo risultato risiede tutta la forza dei Killer.

Così come la Porsche Carrera anche la formazione belga si conferma sempre uguale e altrettanto temibile, anche dopo lustri e lustri.

Il loro è un heavy metal classico che più classico non si può, a cavallo fra Saxon, Judas Priest, Motörhead, Black Sabbath, Riot suonato con la convinzione dei grandi. Di quelli che ci credono ancora, nonostante l’anagrafe chieda inesorabilmente il conto.

Grave rischio di dover indossare il collarino successivamente all’ascolto di “Rat Race”, soprattutto se ripetuto; sublimi mazzate d’antan quelle provenienti da “Bodies and Bones”, tanto per entrare nel merito di due brani, ma nel caso di Hellfire non ha proprio senso citare questo o quel pezzo ancora. Il digipak griffato Hear No Evil Recordings Ltd è un monolite e come tale va preso, per l’appunto: in blocco!

Puro Acciaio.

Pura Goduria.

Hellfire si va a collocare fra gli album più intriganti di questo 2023.

Chiaramente per i die hard della tradizione fatta Metallo.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti 

 

 

 

 

Ultimi album di Killer (BEL)

Band: Killer (BEL)
Genere: Heavy 
Anno: 2023
81
Band: Killer (BEL)
Genere: Heavy 
Anno: 1983
70