Recensione: Heroes And Monsters
Altro giro, altro progetto (o supergruppo) messo in piedi in casa Frontiers Music, sempre, naturalmente, in ambito hard rock melodico.
Questa volta la label italiana propone un classicissimo power trio basso/chitarra/batteria, in cui trovano posto tre leoni di grande esperienza e di chiara fama nell’ambito del rock duro.
Si comincia con Stef Burns, axeman celebre dalle nostre italiche parti anche in qualità di sodale del nostro Vasco Rossi, ma provvisto di un carnet di partecipazioni che vanno dagli Y&T a Alice Cooper, dai Berlin agli Huey Lewis & The News.
Al basso ed alla voce, s’affianca Todd Kerns, della band canadese The Age Of Electric, ma noto soprattutto per il suo ruolo di bassista e corista con Slash featuring Myles Kennedy and the Conspirators.
Dietro ai piatti ed i tamburi della batteria, infine, ecco arrivare, a completare la triade costitutrice degli Heroes And Monsters (questo il nome attribuito al neonato combo), Will Hunt, attualmente con gli Evanescence, ma pure lui con un amplio curriculum che spazia tra Black Label Society, Staind, Michael Sweet e, ancora, Vasco Rossi, che, evidentemente, galeotto fu per la costituzione della band.
L’album omonimo d’esordio della band è uno scoppiettante e veloce (solo dieci brani, come una volta) insieme di canzoni che attraversano svariati generi nell’ambito dell’heavy rock, ma sempre con l’occhio e le orecchie rivolte ai suoni più duri e contrassegnati da riff taglienti e buona propensione alla melodia.
Tra i brani più interessanti e riusciti del platter, si collocano quelli che meglio miscelano tra loro i suoni di un hard rock d’antan (soprattutto riferito agli anni Ottanta del secolo scorso) con quelli legati a istanze espressive più recenti. E’ il caso di Raw Power (un class metal dai riff chitarristici ficcanti e dal cantato e dai cori acchiappanti, nonché ingioiellato da un assolo di chitarra elettrica al fulmicotone, in un contesto del tutto esplosivo) e Locked And Loaded (il quale, con i suoi riff abbastanza “scuri”, offre appunto un punto d’incontro rock contemporaneo e class metal d’altri tempi).
Con il cuore più rivolto agli Eighties appaiano invece canzoni come Let’s Ride It, hard melodico catchy, ruffiano e a tratti innodico, Break Me (I’m Yours), che non manca di connotati sleaze, e, ancora, Set Me Free, un class metal arrembante grazie alla possente sezione ritmica e anch’esso irrorato di tonanti assoli di chitarra.
Non mancano tracce più slow, che però mai rallentano il ritmo più di tanto. Si pensi a Don’t Tell Me I’m Wrong, la quale inizia come ballad acustica ma poi si elettrifica alquanto, all’intensa And You’ll Remain e all’elettrica canzone dai contorti street/sleaze Angels Never Sleep .
“Heroes And Monsters”, insomma, è un divertente crogiuolo di energia rock sparata con notevole potenza di fuoco. Un viaggio traversale tra ispirazioni rock di decenni diversi, tracciato con eccellenti competenze tecniche e da un’ascia sempre sugli scudi, e che non vediamo l’ora di ascoltare anche dal vivo in Italia nell’imminente tour.
Francesco Maraglino