Recensione: High Tension Wire
Terzo album per i Canadesi Final Frontier dal titolo High Tension Wire che, su Frontiers Records, rientrano sulle scene con un nuovo full-lenght composto da undici frizzanti ed agili canzoni alla luce di un hard-rock melodico che vede nei Journey l’influenza primaria. In ogni modo considerare la band di Rob Moratti e Mladen solo ed esclusivamente alla stregua di un clone è sbagliato, poiché possiedono la giusta personalità per dire la loro all’interno del music business.
La title-track apre le danze ed è subito un gran bel sentire, perché il pezzo si snoda su un ritmo tipicamente hard-rock, ottimo è il lavoro di chitarra dell’agile axe-man Lawrence Falcomer, molto fluido e preciso nei suoi interventi. Segue la trascinante Two Different World, un pezzo molto bello di puro AOR Style, con la voce di Rob Moratti in evidenza. La terza traccia Angel Of The Lake, è un pezzo cadenzato con un ritornello orecchiabilissimo che ti entra subito in circolo. Ho un debole per Beauty And The Beast, una grandissima canzone che, tra sprazzi melodici e un ritornello trascinante, regala cinque minuti abbondanti di pura magia in musica. Bellissimo brano. La traccia a seguire Hearts On Fire si avvale di una ritmica più dura, rimanendo un buon pezzo ma niente di più, mentre Hollywood Drama è una tipica AOR song sostenuta nel ritmo ed abbastanza prevedibile nel suo sviluppo. Segue la ballad Sunset At Dawn, interpretata con pathos da un Moratti in grande spolvero, esaltata dal solito solo di chitarra degno di rilievo. Il quartetto d’oltreoceano, ci regala un’altra lezione di classe nella bella Something More Than This aperta da un coro a cappella molto intrigante. Un successivo sviluppo su coordinate sonore più rockeggianti mi riporta alla mente i Crown Of Thorns. Ancora sugli scudi è l’axe-man Falcomer con un solo pregevolissimo. Tornano prepotentemente i Journey con Who’s Going To Love You Now, dall’andamento blueseggiante ma sempre sostenuta da un chorus accattivante. Si respira ancora puro AOR con la melodica Listen To Your Heart, una canzone non eclatante ma in ogni caso aprezzabile.
Arriviamo in chiusura con la bonus-track Let Me Be The One, un pezzo lento abbastanza lineare che conclude un lavoro riuscito, suonato e prodotto alla grande da una band dannatamente in gamba.
In conclusione, un gran bel disco che regala alcune lezioni d’autentica classe e un paio di brani, forse un po’ prevedibili, non intaccano il valore indiscusso della nuova fatica da studio del gruppo Canadese.
High Tension Wire
Two Different Worlds
Angel Of The Lake
Beauty And The Beast
Hearts On Fire
Hollywood Drama
Sunset At Dawn
Something More Than This
Who’s Going To Love You Now
Listen To Your Heart
Let Me The One (bonus track).