Recensione: Holy Diver Live DVD
Noi c’eravamo!
E’ così che ci sentiamo di presentare questo epocale evento, già descritto in sede di report dal nostro Marcello Catozzi. Per fortuna di chi non era al leggendario Astoria di Londra, quel lunedi 22 ottobre 2005, ci pensa la Eagle Rock ad immortalare in un DVD la performance di Ronnie e compagni.
In quella serata la line-up vedeva Doug Aldrich alla chitarra, Rudy Sarzo al basso, Simon Wright alla batteria e Scott Warren alle tastiere spalleggiare il furetto di Cortland, dei “novizi”, con tutto il rispetto, se messi a confronto con l’ingombrante – in senso figurato – Ronnie, che sembra avvolto da un alone di misticismo: cambiano le “spalle”, ma il protagonista è sempre lì, intramontabile, inaffossabile, consapevole della sua grandezza e del timore reverenziale inferto a chiunque si pari al suo cospetto.
Sua maestà ha ottenuto sul campo una sorta di immunità, ci riesce davvero difficile pensare ai suoi quasi sessantaquattro anni (li compirà il 10 luglio prossimo) e polemizzare sul fatto che potrebbe in qualche occasione essersi servito di artifici come l’abbassamento di tonalità su qualche pezzo, o puntare il dito verso il debito di ossigeno sofferto nella lunga distanza.
Nessuno dei presenti – sono pronto a scommetterci – si era fatto passare per la testa l’ipotesi che Ronnie avesse qualcosa da dimostrare. Piuttosto, per una mentalità tipicamente oltremanica ancora ahinoi lontana dal provincialismo che troppo spesso ci contraddistingue, il pubblico dell’Astoria è presente per porgere il giusto ringraziamento a colui che il rock pesante lo ha forgiato, plasmato, cresciuto, e, soprattutto, donato.
E non solo, ma il regalo più grande lo fa proprio ora che dalla carriera ha avuto tutto, gli si legge negli occhi quando intona “We Rock” o “Long Live Rock And Roll”, due classiconi posti in finale di tracklist, e pregni di quella carica che devono aver provato per circa un’ora e mezza gli avventori dello storico locale londindese.
Sebbene Ronnie abbia timidamente accennato a sottolineare “Noi siamo i DIO”, quasi a vergognarsi di prendere per sé tutta la gloria, e condividendola quindi con i suoi compagni, la festa è stata tutta sua, della sua incommensurabile carriera, indipendentemente dai nomi altisonanti che l’hanno accompagnata: Rainbow, Black Sabbath, Dio, sono parole che perdono di significato, perché brani come “Tarot Woman”, “Man Of The Silver Mountain”, “Heaven And Hell”, “Sign Of The Southern Cross”, “Holy Diver” sono ormai patrimonio del rock, come patrimonio del rock è Lui, il più grande di tutti.
Con grande riluttanza ma anche con altrettanta rassegnazione dobbiamo annotare le pecche di produzione del DVD: totalmente non all’altezza il mix, che oscura spesso tastiere e pubblico (dov’è il boato all’attacco di “Stand Up And Shout”?), e troppo caserecce le riprese video, strette in primissimi piani e dettagli tagliati puntualmente fuori luogo. Non saremo quindi in grado di godere immediatamente e senza sforzi d’immaginazione l’atmosfera di quel lunedi sera, ma basteranno gli sguardi dei musicisti e del pubblico, unitamente alla voce di Ronnie, ad assicurare che si sia trattata di una serata davvero memorabile.
Tracklist:
- Tarot Woman
- Sign Of The Southern Cross
- One Night In The City
- Stand Up And Shout
- Holy Diver
- Gypsy
- Caught In The Middle
- Don’t Talk To Strangers
- Straight Through The Heart
- Invisible
- Rainbow In The Dark
- Shame On The The Night
- Gates Of Babylon
- Heaven & Hell
- Man On The Silver Mountain
- Long Live Rock ‘N’ Roll
- We Rock
Materiale aggiuntivo: interviste