Recensione: Human Reification
Il movimento Heavy Metal è uno tra gli indicatori del livello di globalizzazione da tenere d’occhio. Prova ne sono i Konvolted: cinque musicisti tutti di nazionalità diversa (italia, Polonia, Germania, Ucraina e Brasile).
La band suona un Thrash non troppo veloce e neanche tanto pestato, con venature quasi Southern Metal e ‘Human Reification’ rappresenta il suo esordio discografico (fatte eccezione per un paio di singoli precedenti, comunque inclusi in questo Full-Length), già uscito come prodotto indipendente e, dal primo agosto, via Sliptrick Records.
Se, però, il buongiorno si vede dal mattino allora qui, purtroppo, siamo già a sera inoltrata: quest’album manca quasi totalmente di groove (se non per un paio di pezzi) e le melodie non sono belle, con un consequenziale stanco trascinamento del lavoro brano dopo brano.
Il pezzo d’apertura è una sorta di manifesto di quello che si sentirà: un mid-tempo con un assolo non proprio riuscito e con il cantante Mauricio Mirapalheta che vuole ispirarsi al buon Phil Anselmo dei bei tempi senza però averne né la forza nè la profondità.
Con ‘Remediation’ e la successiva ‘Overspent’ viene naturale chiedersi se davvero è cambiato brano oppure se si sta ascoltando sempre lo stesso.
Per fortuna la seguente ‘Feat’ è un po’ diversa, già dalle prime battute si sente una timida accelerazione di batteria, anche se la vera novità è portata dal primo ospite: Kyle Thomas degli Exhorder. La differenza si sente, la sua voce è già più dinamica e dona al pezzo quel groove che manca quasi totalmente negli altri.
Arriviamo al punto più basso del disco con ‘Cautery’, anonima e senza ispirazione, l’assolo cerca di risollevarla ma non è sufficiente.
In ‘Mockery’ troviamo il secondo ospite: il vocalist Jordan Gazeau dei Down To The Bunker e Cure For The Ghost. Guarda caso anche qui la riuscita è quantomeno apprezzabile in termini di groove.
Chiude il disco ‘Tossed Into’ e lo termina così com’era iniziato, nulla di nuovo, la stanca formula è sempre la stessa e le sensazioni che lascia pure; purtroppo il detto “vorrei ma non posso” (o, meglio, “vorrei ma non riesco”) in questo caso è applicabile al 100%.
https://youtu.be/aJFHmPXKs6w
Sinceramente, durante l’ascolto non vedevo l’ora di arrivare alla fine di questo ‘Human Reification’ e non credo mi verrà la voglia di riascoltarlo. Peccato!