Recensione: Human’s Dust [DVD]
E arriva così il momento di recensire nuovamente un prodotto targato Decapitated, anche se probabilmente, e tristemente, l’ultimo. Il DVD Human’s Dust esce infatti dopo l’ormai arcinoto incidente occorso al gruppo durante un viaggio in Bielorussia, durante la tranche est-europea di un tour, che ha visto il loro bus uscire di strada e causare la morte del batterista Witold “Vitek” Kietyka e gravi ferite anche al cantante Adrian “Covan” Kowanek; succedeva un anno fa, ma la cosa destò particolare impressione perché colpiva una delle band considerate “prodigio”, responsabile di un death tecnico e “robotico”, di un sound personale nonostante la giovanissima età.
Peccato che Human’s Dust non sia il degno epitaffio per un gruppo simile. Si tratta infatti di un prodotto affrettato e approssimativo, che oltretutto non fotografa la situazione del gruppo, ma riprende la vecchia line-up (alla voce c’è ancora il singer Sauron) e consta di poco materiale, troppo poco per giustificarne l’acquisto: in buona sostanza, il concerto del 2002 a Cracovia, durante il tour con Vader e Krisiun, e poco altro. Sappiamo bene infatti come sia obbligatorio rendere i DVD musicali interessanti, per far sì che non si riducano alla semplice registrazione di un concerto con l’aggiunta di qualche orpello sostanzialmente inutile: ma ci si chiede quanto possano interessare, oggi, soprattutto alla luce di quanto successo, interviste al gruppo risalenti al 2002, con domande sulle origini del combo e sullo stile del cantante che, ricordiamo, cantante non lo è più (quantomeno non coi Decapitated).
Oltretutto, parliamoci chiaro, per quanto i Decapitated siano delle macchine sia in studio che dal vivo, le loro esibizioni con Sauron erano di una staticità clamorosa: al di là dell’headbanging d’ordinanza, e dell’indiscussa tecnica dei musicisti (Vitek su tutti, era uno dei batteristi più dotati d’Europa, quanto a death metal), si possono apprezzare solo le canzoni in sé, ma il gruppo è immobile sulle proprie posizioni. E Sauron, l’occhio di Sauron? È quello, spaurito e fisso, che il cantante mantiene costantemente sul pubblico mentre ruggisce nel microfono.
Un po’ di cattiveria forse, lo ammetto, e spiace molto che ne sembrino bersaglio i Decapitated; va invece criticata la scelta discografica (quindi, a monte della band) di pubblicare un prodotto incompleto, scarno e qualitativamente non eccelso. I suoni e le immagini sono di alto livello, come del resto ormai è standard per le produzioni Metal Mind (tra cui diversi DVD bootleg, chi si ricorda la querelle coi Malevolent Creation?), ma altrettanto standard sono gli extra: 3 interviste che spesso si sovrappongono quanto a informazioni fornite, alcuni pezzi tratti da concerti diversi da quello principale – tra cui la notevole apparizione all’Ozzfest 2002, primo gruppo death metal ad apparire in una manifestazione simile – più cosette (sfondi per il desktop, un video con immagini live di Winds Of Creation, basta).
I Decapitated sono ora ufficialmente in stand-by, per quanto sia difficile immaginare una piena ripresa di un gruppo dimezzato, e che ha perso il suo fondatore in modo così tragico; c’è solo da augurarsi che li si ricordi per i capolavori pubblicati, e si eviti di speculare su di loro con uscite di dubbio gusto e scarsa utilità. Proprio come Human’s Dust.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Discutine sul forum nel topic relativo
Setlist:
1. Nihility 05:18
2. Eternity Too Short 04:38
3. Way to Salvation 03:43
4. Spheres of Madness 04:53
5. Names 04:04
6. Winds of Creation 04:22
7. Babylon’s Pride 04:19
8. Suffer the Children (Napalm Death cover) 04:38
9. Spheres of Madness 05:25
10. Eternity Too Short 04:59
11. Babylon’s Pride 04:36
12. Three-Dimensional Defect 04:08
13. Lying and Weak 03:33
14. Mother War 04:05
15. Sensual Sickness 04:12
16. Spheres of Madness 05:12
17. The Negation 05:07