Recensione: Hypnotized
I Midnight Dice discendono direttamente dai Satan’s Hallow, band di Chigago che nel 2017 si era fatta ben conoscere per il True Metal espresso nel loro, purtroppo unico, album dal titolo omonimo e che si sciolse poco dopo.
Orbene, i Midnight Dice sono composti per tre quinti dai musicisti che hanno lavorato a ‘Satan’s Hallow’ (Mandy Martillo alla voce, Steve ‘Lethal’ Beaudette alla chitarra e Patrick “Rüsty” Glöckle dietro le pelli) più Jose Salazar al basso, che divenne un ‘dono di satana’ poco dopo.
‘Hypnotized’ è il loro EP di debutto, che segue un paio di demo ed un EP in cassetta, con un solo brano inedito più la cover di ‘Flight of Icarus’ degli Iron Maiden.
Il sound del quartetto riprende essenzialmente il lavoro fatto nei Satan’s Hallow, ma più colmo di consapevole maturità ed esperienza.
Trattasi, dunque, di un Heavy Metal parecchio classico, dai toni scuri quanto energici e compatti, che prende ispirazione principalmente dagli artisti della NWOBHM, in testa Steve Harris e soci dei primi anni (… giusto per …), ma anche da quanto magistralmente prodotto sul suolo americano da band quali i Riot ed i Malice.
Per cui, alle trame gotiche i nostri artisti sommano anche tanta voglia di correre liberi con un risultato che non possiamo dirci inaspettato, proprio perché in linea con il lavoro fatto nella band precedente, ma come già detto, il tutto è fatto meglio e con maggiore consapevolezza. Ad esempio la già pregevole voce di Mandy è ancora migliorata in estensione ed interpretazione, andandosi ad inserire tra le migliori del genere e il songwriting è, in generale, più maturo e completo con una buna variabilità dei tiri: la velocità di ‘Starblind’, brano che potrebbe essere stato scritto nell’Inghilterra degli anni ’80, e l’energia di ‘Speed City’ producono buoni rush adrenalinici, mentre ‘Hypnotized’ colpisce per il suo riff massiccio e la sua andatura determinata, nonché per l’emozione che infondono la brava vocalist ed il maideniano assolo di chitarra.
Il lungo assalto di cavalleria infernale di ‘Lazer Tears’, infine, chiude il lavoro alla grande, in modo schietto e ribelle e con ottime linee di basso che ne risaltano la forza.
In poche parole il Metallo Pesante dei Midnight Dice, classico e moderno assieme, coinvolge, trascina e piace. Bravi! Ora aspettiamo l’album.