Recensione: Hystrionic
Full-length d’esordio per gli Exence, band fiorentina che vede la presenza in
line up di Federico Puleri (Vision Divine). Il gruppo, dopo il buon demo
Dynamics pubblicato nel 2005 con il monicker di Essence, arriva
dunque all’esordio vero e proprio con
Hystrionic, edito dalla Punishment 18 Records.
L’influenza principale che si può riscontrare nel sound della band toscana è
sicuramente quella dei Death di Chuck Schuldiner, ma non solo, il
gruppo si sforza sicuramente di dare alla propria musica un’impronta che sia il
più personale possibile, andando comunque a ripescare i classici stilemi della
scuola estrema svedese. Death-thrash aggressivo e dirompente quindi, condito da
buone dosi di melodia e da una tecnica esecutiva dei singoli elementi che si
attesta sicuramente su livelli molto alti.
Ritmiche serrate e nevrotiche, cambi di tempo improvvisi e tanta, tantissima
aggressività, sopratutto per quanto riguarda le parti vocali in scream. Ricetta
piuttosto efficace quella degli Exence, capaci di confezionare una serie
di brani caratterizzati, come già detto, da un alto tasso tecnico, ma ugualmente
immediati e diretti, che vanno subito al punto e colpiscono duro già al primo
impatto. Resta comunque il fatto che, se da un lato ci troviamo di fronte ad
un’esecuzione letteralmente da manuale e a buone idee in fase in composizione,
dall’altro troviamo una produzione non del tutto convincente, sopratutto per
quanto riguarda suoni di chitarra non sempre corposi al punto giusto e, anzi, a
tratti quasi “plastificati”. Piccola pecca sì, ma che comunque intacca veramente
poco quella che è la buona qualità globale dell’album. Pezzi come l’iniziale e
dirompente We Will Never, In Eternal Dynamics e
Fix From The Ground riescono tranquillamente a centrare il bersaglio
risultando essere convincenti e coinvolgenti nell’immediato. Non da meno anche
il restante della tracklist, sempre caratterizzata da partiture aggressive ed
escursioni melodiche piuttosto accattivanti, il tutto spezzato da una parte
centrale decisamente atipica rappresentata dalla strumentale In Loving
Memory, pezzo che, grazie all’uso delle chitarre acustiche, dipinge
atmosfere più tranquille e rilassanti (e in netto contrasto con la restante
sezione del disco).
Non male come biglietto da visita questo Hystrionic. Contando
che la tecnica si attesta su livelli eccellenti, più l’aggiunta di una
songwriting piuttosto ispirato, resta comunque il fatto che la proposta degli Exence
rimane ancora un po’ troppo derivativa. Vedremo se in futuro riusciranno a dare
alla luce qualcosa di ancora più personale e distante da strade già imboccate da
tanti altri gruppi in circolazione.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
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Tracklist:
01 We Will Never
02 In Eternal Dynamics
03 Shaman
04 When Words Are Loose
05 Fix From The Ground
06 In Loving Memory
07 Primal Mystic Substance
08 Dream Of Wisdom
09 Symbolic Act
10 Overhate Threshold