Recensione: I Tre Attimi del Silenzio
La scena del metal italiano si evolve con un gruppo black che aggiunge alla suggestiva sinfonia dei violini, gli antichi motivi popolari del nostro paese. Questo tormentato silenzio è generato da 8 musicisti bolognesi che fanno del black metal sinfonico un piccolo particolare del loro primo esordio, arricchendolo di una fonte inesauribile di riferimenti quasi danteschi che ci riportano alle antiche civiltà medievali. Come avrete intuito, l’atmosfera che viene a crearsi è sensazionale: giullari spaventosi vestiti di nero circondano l’immaginazione, mentre una voce pulita e un growl terrificante s’intrecciano nel delirio strumentale di questa grande orchestra. L’intero demo è cantato in italiano.
Vorrei sottolineare la difficoltà nel creare un lavoro di questo genere: le quattro tracce sono ricche di intersezioni strumentali e vocali, ma non perdono freschezza e disperazione neanche quando si aggiungono particolari percussioni, flauti e violini. Ogni strumento folcroristico si rivela piacevole all’ascolto perchè inserito in modo geniale in un contesto non propriamente suo. Si fanno sentire quindi le ispirazioni di gruppi come Haggard da una parte e Modena City Ramblers dall’altra, in particolare nel brano forse rappresentante di questo promettente demo, ovvero L’Ultima Danza.
Ascolto ripetutamente i pochi minuti che costituiscono questo breve esordio e più mi convinco che la breve dimostrazione che gli ITQ sono riusciti a proporre non può attraversare il mercatino della musica italiana senza destare alcun interesse fra i produttori. Con impazienza aspetto la prima release integrale del gruppo emiliano, ma nel frattempo vi consiglio di non perdervi questo strepitoso assaggio.
Andrea’Onirica’Perdichizzi
Tracklist:
1. Congiunzione
2. Atto primo – Hic et Nunc – La Nascita
3. Atto secondo – L’Ultima Danza – La Morte
4. Atto terzo – L’Antico Anatema – Il Vero Piacere
