Recensione: Iberna
Cosa dire degli Iberna: intanto che usare il plurale è ridondante, dato che si tratta di un solo-project; e poi, soprattutto, che si tratta di un demo di cui non si sentiva davvero la necessità.
Spiace sempre dover essere così duri di fronte ad un prodotto che evidentemente è stato fatto con impegno o comunque una certa ambizione, ma c’è davvero poco da fare: questo demo omonimo doveva probabilmente essere un tentativo di coniugare death metal e sonorità moderne, comprendendo industrial, noise, effettistica elettronica di vario tipo, un po’ sulla scia di quanto già svoto nel filone black da svariate bands, ormai da qualche annetto; in realtà ci troviamo di fronte ad un prodotto nettamente amatoriale, con scelte che definire discutibili sarebbe un eufemismo, e suoni del tutto scadenti.
Tra l’altro il nostro (di cui purtroppo non dispongo di note biografiche che mi possano aiutare) utilizza campionamenti ed arrangiamenti che col contesto non c’entrano quasi mai nulla, appoggiandosi oltretutto a tappeti musicali minimali, o forse semplicemente inesistenti.
Caratteristica che ricorre in tutto il demo, ma particolarmente evidente in Against your god: qui, come anche in Schiavo del creato, i testi, in italiano, si dimostrano assolutamente ingenui… I riffs sono quasi inesistenti, o comunque appena abbozzati con una tecnica strumentale elementare: il risultato è un dischetto impresentabile sia alla stampa che alle etichette, e che non aiuta di certo gli Iberna a farsi un nome.
Non mi piace, come già accennavo, parlare male di progetti in cui evidentemente sono state messe idee, tempo e passione: ma sarebbe solo controproducente, oltre che sbagliato, mentire sulla qualità di un gruppo solo per “spingerlo”. Gli Iberna hanno solo bisogno di una revisione radicale delle proprie intenzioni, di un bel confronto con quanto la scena underground, anche la più sperimentale, ci offre oggigiorno in Italia e di scegliere la propria strada con mezzi il più possibile professionali.
Poco altro da dire: se qualche rimando a Godkiller (quello degli ultimi due album, naturalmente) resta piacevole, non possiamo certo basare su di esso il parere riguardo a questo demo; bocciati con decisione, per il momento, ma aspettiamo buone nuove dal futuro.
Alberto “Hellbound” Fittarelli
Contatti:
+39 329 5698146 – mauro
E-mail: maurospado@libero.it
Tracklist:
1. Intr.
2. Against your god
3. Hateheart
4. Seme
5. Tunnel
6. S.A.D.M.
7. Schiavo del creato
8. Outr.