Recensione: II
Il pop rock/AOR dei Last Autumn’s Dream ha visto lo scorso anno il matrimonio tra una metà degli Europe (Mic Michaeli, Jon Leven e Ian Haugland), il pop singer svedese Mikael Erlandsson e l’ex Fair Warning Andy Malecek.
Non mi attendevo un bis, sinceramente, ma forse il debut ha superato quella soglia di vendite che assicura un po’ d’ossigeno di riserva per tentare la strada della tranquillità… E allora ecco che arriva II, sic et sempliciter, con i tre Europe impegnati con la propria main band e per cause di forza maggiore, quindi, sostituiti dai due “Talisman” Jamie Borger e Marcel Jacob, rispettivamente alla batteria e al basso, e da Thomas Lassar (Crystal Blue) alle tastiere.
Cambia parte del cast, ma la sceneggiatura resta la stessa, e il melodic rock energico ma di classe di Erlandsson e Malecek non risulta intaccato dall’avvicendamento, sebbene, alla lunga, il genere soffra di un comune aridimento compositivo, e non sempre raffinatezza stilistica e gusto negli arrangiamenti riescono a sopperirvi. La produzione rischia di far precipitare le cose, perché solo a partire dalla sesta song, “This Gotta Be Love”, il rullante inizia a suonare decentemente, mentre i momenti quasi dark che per il sottoscritto avevano decretato parte del successo del primo album, sono quasi del tutto spariti, a vantaggio di pezzi più diretti e semplici, prova ne sia il fatto che il ruolo di opener è affidato ad una ballad, “Brand New Life”, spiazzante e dal dubbio potenziale anthemico, ma forse la tracklist è obbligata, visto l’alto numero di slow e mid tempo presenti: citerei su tutte l’ottima ballad “So Much Love In The World” e il prog-funky di “This Gotta Be Love”, mentre gli episodi più tirati sono rappresentati da “Helpless” e”Up In Paradise”.
Nota di demerito va alla cover “Heat Of Emotion”, che fu la opener dell’album Zenology, di Zeno Roth, del 1995, nella versione attuale spogliata della sua carica adrenalica e letteralmente distrutta dall’interpretazione quasi svociata di Erlandsson.
La conclusione è obbligata per un disco altalenante, che probabilmente finirà sugli scaffali di chi ha amato il suo predecessore, ma che deve essere evitato da chi è in cerca di gioielli incontaminati dell’AOR.
Tracklist:
- Brand New Life
- Lost In You
- Heat Of Emotion
- So Much Love In The World
- Helpless
- This Gotta Be Love
- Up In Paradise
- Over And Out
- (Always Be) You And I
- Running
- Round And Round
- Keep Falling
- A Place to Hide In Town