Recensione: IKEA Apri i Cancelli! (Culto di Djungelorm)

Di Daniele Balestrieri - 22 Dicembre 2006 - 0:00
IKEA Apri i Cancelli! (Culto di Djungelorm)
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Genere:
Anno: 2004
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Prima di stupire, sconvolgere e infastidire il mondo del black metal con il chiacchieratissimo split “Panzerfausto”, i Moothunderforce avevano già composto due demo, l'”Eterno Misantropico Fantabosco” e il successivo “IKEA Apri i Cancelli!”, due esperimenti di black metal che trae profonda ispirazione dalla sterminata mitologia del catalogo per famiglie di IKEA, colosso immobiliare proveniente dalla mistica terra che ha dato i natali ad altrettanti colossi del calibro di Quorthon, Vintersorg o Åkerfeldt.

Sono quindi necessari un paio di cenni biografici. Il bassista “Mortacciis” e il chitarrista/vocalista “Fartmageddon” decisero, nel 2004, in preda ai fumi dell’alcool, di fondare i Moothunderforce con lo scopo di portare il black metal “oltre”, raccontando tristi avvenimenti come lo scontro di Tonio Cartonio con la dura realtà, o lo strapotere delle multinazionali svedesi guidate dalla Grande Madre IKEA.
Lo scopo, naturalmente, è il divertimento, e in tale ottica va osservato questo lavoro. La riunione dei due demo in questo disco “IKEA Apri i Cancelli (Culto di Djungelorm) ha portato l’intera produzione a una durata complessiva di circa 14 minuti, divisi opportunamente in due tracce che portano il nome dei demo da cui provengono.

Che dire, black metal ci è stato promesso e black metal otteniamo: entrambe le tracce conservano gli stilemi più truculenti comandati dalle basi del movimento: produzione e registrazione di bassa qualità, chitarre gelide e zanzarose, batteria – anzi, drum machine, come vuole la tradizione del black da cantina – martellante e spietata, e giri di chitarra semplici ed efficaci come una tormenta di ghiaccio in piena Siberia. La voce di Fartmageddon non lascia particolarmente soddisfatti, visto che viaggia tra uno scream stentato e rauco e una semplice parlata “da rospo in bocca”, un classico dei gruppi alle prime armi che però, senza troppi misteri, viene sempre abbandonato in fase di registrazione di un album vero e proprio.
La prima traccia, “Eterno Misantropico Fantabosco“, è più legata al black vero e proprio, sia per stile che per passaggi, classici ma ben confezionati. Più interessante, ma anche più personale, è “IKEA Apri i Cancelli!“, sorprendentemente malinconica per essere una traccia goliardica, e impreziosita da lunghe sessioni rallentate e velatamente atmosferiche.
Durante entrambe le canzoni ho notato tra l’altro una particolarità che mi ha fatto ricordare i Borknagar (da Empiricism in poi, e mi perdoni Lord Vintersorg per l’ardito paragone): la musica sembra forzata dal testo della canzone, a tal punto che pur di essere cantato per intero, spesso sfugge dal ritmo degli strumenti e va per i fatti suoi. L’importante sembra unicamente il terminare la strofa in atto. Entrambe le band ovviamente danno un’importanza talmente esasperata al messaggio da comunicare (sideral-filosofico la prima, goliardico-ironica la seconda) che il cantato diventa quasi lo strumento principale che offusca la lead guitar.

Comunque sia, spigolature a parte, IKEA Apri i Cancelli! non si dimostra un demo particolarmente originale. Se non avessi avuto il testo sotto mano e non sapessi che tipo di concetto esprimono, probabilmente mi sembrerebbero una buona band di necro-grim-suicidal black di buone competenze e scarsa originalità.
Siamo fortunati perché i testi sono in italiano e le canzoni scaricabili interamente dal loro sito (cosa che verrà ripetuta anche all’uscita, ormai prossima, del loro primo album ufficiale). Per cui, testi alla mano, se volete sperimentare un raro esemplare di black demenziale, fate pure vostro questo demo… ah già, tutte le copie sono terminate.
E a differenza di quanto accade in IKEA, non credo che domattina arriverà un TIR pieno di nuovi esemplari. Per i potenziali acquirenti, il sito rimarrà l’unica salvezza dalla morbida e multicolore furia della serpe della giungla.

TRACKLIST:

1 – Eterno Misantropico Fantabosco
2 – IKEA Apri i Cancelli!

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