Recensione: Il Rito
Entusiasmante progressive rock moderno, infarcito di intermezzi di musica etnica a base di salterio e calimba. Questi sono gli ingredienti principali di un promettente album d’esordio per gli Equiseti del chitarrista fondatore del gruppo Fabrizio Bonanno. Accompagnato da Federica Rubino al basso elettrico e acustico, Simone Carabba alla voce e Maurizio De Palo alla batteria (già drummer dei Wounded Knee), il chitarrista ligure che già da tanto tempo lavorava alla stesura dei pezzi ha finalmente potuto immortalare i frutti delle sue fatiche in un disco che sebbene in certi casi possa calare di giri o peccare d’ingenuità, prova di avere tutte le carte in regola per essere distribuito non solo in Italia e Francia. Non capita spesso infatti di trovarsi di fronte ad una prima release con una media di durata dei pezzi pari a circa 5 minuti, per un totale di 50 minuti volti interamente al tentativo di utilizzare le sei corde di chitarra per estrapolare il riff più graffiante o l’arpeggio meno sdolcinato: senza essere troppo severi possiamo in fin dei conti affermare che per essere un debutto il risultato è stato raggiunto non proprio con il massimo dei voti ma quasi. Certo l’utilizzo di materiale strumentale tipico della musica etnica aiuta la band a distinguersi in particolare da tutte le nuove progressive band che suonano in un contesto che ormai poco ha a che vedere con la realtà sociale in cui viviamo, gli Equiseti rimangono con i piedi per terra e ci mostrano come siano particolarmente attacati a questo genere di sonorità, emblematica la traccia Wayana che fa molto Giamaica in ottava posizione.
Ma procediamo in modo ordinato. Crystal Square strappa il primo applauso dovuto al disco, imperniata nella formula geniale di pochi riff e batteria controtempo, rappresentando la sostanza essenziale del disco: mancano virtuosismi particolari o parti tiratissime perchè a giudicare le sorti dell’album, il gruppo non ritiene queste componenti come fondamentali per affascinare il suo audience, tuttavia sia la struttura generale dei pezzi che i motivi principali sono tutt’altro che scontati, vengono sfornati uno dopo l’altro giri di chitarra e basso maledettamente progressivi, per non parlare di Maurizio De Palo che anche in questa occasione si conferma onnipresente all’interno delle singole tracce. Nerone rappresenta la seconda perla del disco insieme alla seguente Wind Of Freedom, brani che definirei fratelli per quanto si dimostrano uguali e diversi fra loro, fratelli e figli dello stesso sangue frizzante nele chitarre ed in ritardo con i tempi. Rilassatevi ascoltando Winter Lake, brano interamente strumentale che il gruppo di Savona propone con autentica maestria negli arrangiamenti ben curati e nel toccante motivo di base. Freak Out narra di un’innocua esperienza vissuta da due bambini, in questo pezzo si esaltano tutti gli insegnamenti forniti dai signori indiscussi chiamati Rush. Il basso di Federica Rubino non perde una nota per strada e si rivela solida base per la voce apprezzabile di un cantante come Simone Carabba, una voce pulita dal timbro ideale per duettare con il suono spumeggiante di Fabrizio Bonanno. La voce sincera di una bambina introduce Le Valli Perdute, brano acustico che sognando ci conduce ad Il Bosco, disarmante traccia dalle sonorità folk di cui il disco riporta anche una versione in videoclip, niente di particolare ma comunque curioso.
Il contenuto delle liriche è molto vario e significativo: un ammonimento nei confronti di chi vuole dominare la natura senza rendersi conto di quanto sia piccolo nei suoi confronti, l’esperienza extracorporea di un etnobotanico tramite uno sciamano in Sud America, il tentativo di ostacolare la vivisezione, il rifiuto del mondo reale a favore di quello prefabbricato dalla televisione, la satira rivolta ai personaggi pagati per scaldar le poltrone a Roma. Che dire, io non me lo farei scappare.
Andrea’Onirica’Perdichizzi
TrackList:
01. Crystal Square
02. Nerone
03. Wind Of Freedom
04. When A Dog Finds A Home
05. Winter Lake
06. Freak Out
07. Le Valli Perdute
08. Wayana
09. Hunt The Hunter!
10. Il Bosco
11. Il Bosco (video)