Recensione: Illusions Painted For Me Alone

Di Angelo D'Acunto - 17 Agosto 2009 - 0:00
Illusions Painted For Me Alone
Band: Oblivion999
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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70

Arrivano da Modena gli Oblivion999, band nata nell’anno 1999 con il monicker provvisorio di Coven (poi subito cambiato in quello attuale). Nel 2001, dopo aver completato la line up comprensiva dei due membri fondatori Diego Angeli e Francesco Poggi, il gruppo incide il primo demo Paths Of Denial contenente al suo interno sei tracce registrate fra il 1999 e il 2000. A seguito di alcuni problemi di line up che vedono successivamente l’ingresso in pianta stabile di Stefano Crotti (voce), Nicolò Messori (batteria) e Gabriele Lei (basso), vede la luce Illusions Painted For Me Alone, primo full-length autoprodotto registrato nella primavera del 2007.

Death di stampo melodico svedese, thrash e un pizzico di prog a fare da ciliegina sulla torta. Proposta musicale variegata e anche piuttosto interessante quella del combo modenese quindi, unita ad un’ottima padronanza dello strumento e, sopratutto, a doti compositive più che convincenti, seppur non ancora al di sopra della media. Nonostante questa piccola pecca (se può essere considerata tale), la band dimostra comunque di avere le idee piuttosto chiare e di saper compiere il proprio lavoro alla perfezione, mettendoci di fronte ad una serie di tracce capaci di coinvolgere e convincere in pieno, anche dopo ripetuti giri del lettore.
Tredici sono i brani a disposizione all’interno del disco, divisi esattamente in due tronconi (come se fosse un vinile) sia per quanto riguarda il concept, sia per alcune differenze a livello di sound che caratterizzano le due sezioni. La prima parte, più aggressiva e diretta, dove a mettersi in risalto sono i riff serrati delle chitarre capaci di ricreare un muro sonoro piuttosto compatto. Brani come Newest Era e Scattered Atoms rappresentano in sintesi tutta quella della capacità della band di saper unire sapientemente potenza e melodia, senza perdere comunque l’aggressività che ne caratterizza le composizioni (lasciando quindi perdere le lezioni impartite dagli ultimi In Flames).
La seconda sezione di disco va invece a rappresentare quello che è il lato più sperimentale e, senza esagerare, più raffinato degli Oblivion999. Basti già come esempio la riflessiva April Evenings, caratterizzata sopratutto da un’intro composta da lenti e delicati arpeggi di chitarra acustica, per poi lasciare spazio ad una parte centrale più elettrica e ad un refrain con tanto di cori di voce femminile. Degna di nota anche la successiva The May Vertigo, dove però vengono fuse in tutt’uno entrambe le anime con le quali è capace di esprimersi la band, con il continuo alternarsi fra parti lente e ragionate, e sfuriate decisamente più dure e coinvolgenti.

Insomma, buona la prima. Con Illusions Painted For Me Alone gli Oblivion999 non solo dimostranodi essere ottimi esecutori, ma di avere anche a disposizione delle buone idee in fase di composizione, sopratutto per quanto riguarda un mix di generi differenti l’uno dall’altro che riesce a dare alla luce un risultato soddisfacente, senza il necessario bisogno di strafare. Vedremo se riusciranno a stupirci ulteriormente anche nel prossimo futuro.

Angelo ‘KK’ D’Acunto

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Tracklist:

01 For Me Alone (Intro)
02 In Need
03 Newest Era
04 Neon Trails
05 Scattered Atoms
06 The world Runs Faster Than Me
07 Side A / Side B
08 Pearled Of Morning Dew
09 April Evenings
10 The May Vertigo
11 Momentum
12 Horizon Of Events
13 Deadlock

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