Recensione: In Death
Quattro anni di silenzio ed ecco ancora tra le mani una fatica discografica degli svedesi Svartsyn. Per deformazione professionale utilizziamo il plurale, poiché il progetto conta un solo membro, Ornias, ormai sulle scene dal lontano 1993.
La mazzata svedese è sempre la stessa, clangore che rimbomba dopo l’impatto e che ci sbalza lontani, tremebondi. Gelida furia si abbatte sull’ascoltatore, vento in picchiata da una cima lontana si conficca nelle membra, ferendoci e lasciandoci sanguinanti. Perdiamo ogni sensibilità, tramortiti dal vigore di un progetto che, in questo capitolo, mostra un’energia rinnovata dal punto di vista strumentale.
Non andiamo mai fuori il seminato del black più intransigente, ma i pezzi presentano molteplici spunti, soprattutto per l’innesto di ripartenze ed ambientazioni imprevedibili. Come accadde anche in passato, ci sono qua e là lapilli di death metal, il tutto però tinto di un nero che avvolge, un ghiaccio scuro che trattiene a sé un odio mai spento.
Onestamente ed orgogliosamente Ornias continua sula propria via, riuscendo questo volta, forse più di altre, a costruire brani ficcanti e davvero ben concepiti. Un muro di chitarre diventa valanga che d’improvviso si stacca, certezze infrante che premono sul nostro ormai affaticato corpo. Ci angoscia vedere che siamo noi stessi ad aver provocato tutto questo, un’immagine di noi pregna di livore, noncurante di sensibilità che ci appartengono e che vogliamo, idealmente, stroncare.
Umanità estinta, soli a resistere ad un’ambivalenza che ci comprime ma a cui non ci pieghiamo. Il full-length così prosegue, tra sfuriate e pause che, come dicevamo poc’anzi, non si alternano schematicamente. Arrivati al nono capitolo discografico, possiamo tranquillamente dirvi che Svartsyn non reinventi nulla, riuscendo però a dare una spinta propulsiva alla propria proposta. All’insegna della tradizione, “In Death” è sicuro approdo per gli amanti del black old school, senza però annegare in suoni esasperatamente distorti.
Stefano “Thiess” Santamaria