Recensione: In the Gallery of Lost Souls
Gli Everdying sono una band piuttosto originale, quantomeno per quello che riguarda i suoi componenti. Difatti i ragazzi che stanno dietro a questo nome appartengono a diverse nazionalità, il cantante è italiano, il chitarrista solista è greco, il batterista spagnolo, solo per fare qualche esempio.
Nati alla fine del 2000 si sono conosciuti solo perchè frequentavano tutti la stessa scuola, il demo è composto da sei tracce, di queste le prime tre appartengono al primo demo da loro registrato, mentre la 4°, 5° e 6° sono nuove.
Ma passiamo a parlare del disco in questione. Il genere da loro proposto è un mix un po’ strano di sonorità thrash, death e melodiche. La voce maschile varia tra il cantato pulito e un corposo growl anche se pare trovarsi decisamente più a suo agio nel secondo stile.
Dal punto di vista vocale un punto di forza della band è sicuramente la seconda voce femminile, interpretata dalla greca Daphne Souvatzis, studiosa di canto lirico.
Dal punto di vista degli strumenti i musicisti sanno suonare e in particolare i riff di chitarra sembrano essere piuttosto interessanti e promettenti. Le canzoni hanno un buon songwriting, sono elaborate e molto varie al loro interno con cambi di tempo e passaggi studiati per rendere al meglio i vari stili vocali utilizzati in ogni momento.
Molto di più però purtroppo non si può dire su questo demo, e qui arriviamo alle note veramente dolenti, a causa della produzione. Le uniche cose che si sentono piuttosto bene sono le due voci, tutto il resto è stato veramente tartassato. Le chitarre sono sporchissime, troppo anche per il genere che la band propone, nonostante questo per fortuna si riescono ancora a sentire un pochino e a farsi per fortuna l’idea che le canzoni un loro valore lo hanno indipendentemente dalla produzione. Riguardo invece a basso e batteria purtroppo sospendo quasi ogni giudizio in attesa di riuscire a sentirli, il poco che si sente della batteria mi restituisce un suono che non mi convince moltissimo, suona quasi come delle percussioni, il suono è quasi troppo leggero e acuto per essere una batteria, un’altra pecca sicuramente della produzione. Il basso invece non si sente proprio.
In conclusione un voto basso dato non alle qualità dei musicisti, le canzoni hanno dei loro punti di forza e diverse idee che mi paiono anche piuttosto buone, il problema risulta decisamente la produzione che rende quasi inascoltabile tutto il cd. Sono praticamente sicuro che con una migliore produzione i pezzi di questo demo potrebbero letteralmente cambiare faccia. Purtroppo per come stanno ora le cose il giudizio è praticamente sospeso.
Contatti:
Massimiliano Barbieri
via Mazzini n°57
27058 Voghera (Pv)
maxowar666@hotmail.com
Tracklist:
01 Die for My Sins
02 Unfit for Mortal Passion
03 Artifacts of the Black Rain
04 Quantic Happiness
05 The Star of Etak
06 The Kingdom of Ymeon
Alex “Engash-Krul” Calvi